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Andrea Giungo

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REGGIO CALABRIA – La Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, e in collaborazione con il personale della Questura di Reggio Calabria hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria con il quale è stata disposta, nei confronti di Andrea Giungo 44 anni, l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni a questi riconducibili, stimati in circa 50 mila euro.

Il provvedimento eseguito si fonda sulle risultanze delle indagini svolte dalla Polizia di Stato nell’ambito dell’operazione “Il Padrino”, conclusa nel 2014 con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 25 presunti affiliati alle cosche di ‘ndrangheta “De Stefano” e “Tegano” di Reggio Calabria (LEGGI LA NOTIZIA).

In questo contesto è stato arrestato Giungo considerato legato alle cosche “De Stefano” e “Tegano” e, in particolare, per aver favorito la latitanza di Paolo Rosario De Stefano e di Giovanni Tegano, vertici delle omonime strutture criminali.

Lo stesso, in particolare, è stato «ritenuto uno dei “fedelissimi” del già latitante De Stefano».

Le indagini si sono poi concentrate sulla ricostruzione della capacità reddituale e del complesso dei beni di cui Giungo e il relativo nucleo familiare è risultato poter disporre, direttamente o indirettamente nell’ultimo ventennio, accertando la notevole sproporzione degli investimenti rispetto alle risorse lecite dichiarate. Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione – su richiesta della citata Dda, con il provvedimento in esecuzione ha disposto quindi il sequestro di beni e rapporti finanziari riconducibili a Giungo e alla sua famiglia del valore stimato in circa 50.000 euro.

Principalmente il sequestro ha riguardato la “Casa Famiglia Ciccilla” con sede a Reggio Calabria, impresa individuale esercente l’attività di assistenza residenziale per anziani, la cui gestione è stata ora affidata ad un amministratore giudiziario appositamente nominato dal Tribunale di Reggio Calabria. Le operazioni di accesso presso la suddetta casa famiglia sono state eseguite unitamente a personale dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Reggio Calabria che ha effettuato i controlli di competenza in materia igienico sanitaria nonché verificato l’adeguatezza dei livelli di assistenza prestata agli anziani ivi ospitati, senza rilevare irregolarità in relazione al mantenimento e alla cura degli alloggiati. Con il provvedimento eseguito sono state altresì sottoposte a vincolo cautelare numerose polizze assicurative, nonché rapporti finanziari intestati o riconducibili al proposto e ai componenti il proprio nucleo familiare aventi saldo attivo superiore a 1.000 euro. Le ulteriori attività connesse alla ricerca delle disponibilità finanziarie riconducibili al Giungo e al suo nucleo familiare, hanno permesso di individuare e sottoporre a sequestro un ulteriore conto corrente sul quale era in liquidazione un bonifico di importo superiore a 25.000 euro, derivante dal riscatto di una polizza assicurativa intestata allo stesso Giungo. 

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