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Sissy Trovato Mazza

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MILANO – A distanza da un anno e mezzo dall’accaduto i colleghi della Polizia Penitenziaria hanno inteso realizzare una serie di iniziative per Sissy Trovato Mazza, l’agente di Polizia Penitenziaria, originaria di Taurianova in coma dal primo novembre del 2016, a seguito di un colpo di pistola, esploso dalla sua arma di ordinanza, mentre era in servizio in un ospedale di Venezia.

In particolare, si tratta dell’avvio di una sottoscrizione di raccolta di atti di solidarietà (non solo in denaro) tra tutti gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria.

Ad annunciarle il segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo che ha fatto visita nell’ospedale Habilita di Bergamo a Sissy Trovato Mazza.

Di Giacomo ha ricordato come «la collega Sissy mi ha subito colpito perché mi ha dato la bella impressione di una giovane che ha una grande voglia di vivere che la sorregge sicuramente prima di tutto grazie alla sua famiglia fantastica e alla solidarietà e alla vicinanza che sono scattate intorno a lei da parte dei suoi amici di Taurianova e di tantissimi amici di tutt’Italia. Ho deciso questa iniziativa, dopo aver scritto nei giorni scorsi al Presidente della Repubblica Mattarella per interessarlo del caso, intanto per testimoniare che a differenza del comportamento dell’Amministrazione Penitenziaria c’è chi sta pensando a lei – ha spiegato il sindacalista – Sosteniamo la sollecitazione ad accertare la verità e lo facciamo con un nuovo intervento nei confronti del Presidente Mattarella, consapevoli del suo gravoso impegno in questa fase politica. Non riusciamo a farcene una ragione: proprio in un momento così delicato alla nostra giovane collega è stato tolto lo stipendio con la definitiva sospensione dal Corpo. So bene che esistono norme precise in questo senso ma anche che ci sono margini per interpretazione in maniera intelligente e soprattutto con la sensibilità dovuta dal caso». 

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