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Sissy Trovato Mazza

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TAURIANOVA (REGGIO CALABRIA) – Un nastro nero sul profilo social del “Comitato civico di Sissy la Calabria è con te”. Nessuna parola, ma un segno tangibile di un dolore che ha sconvolto tutti. La morte di Maria Teresa Trovato Mazza (LEGGI LA NOTIZIA), nota come Sissy, ha lasciato un segno indelebile, ma anche una necessaria richiesta di chiarezza. La giovane agente della polizia penitenziaria è stata trovata in fin di vita l’1 novembre 2016, mentre era in servizio nell’ospedale civile di Venezia.

Accanto al suo corpo, nell’ascensore del nosocomio, la pistola d’ordinanza. Un particolare che fece subito etichettare il caso come un tentativo di suicidio, senza però convincere nessuno dei parenti e dei conescenti dell’agente. Sissy è morta in Calabria il 13 gennaio scorso, nella sua casa di Taurianova, dove da qualche tempo era stata trasferita.

Troppo lunghe le cure per il coma profondo ed irreversibile in cui si trovava. Così, dopo i ricoveri in alcune cliniche specializzate, il rientro a casa, accudita dall’amore del padre e della madre, ma anche di tanti amici che non hanno mai mollato. A partire proprio dal comitato costituito proprio per chiedere chiarezza su quel colpo di pistola. Sullo sfondo le continue denunce e segnalazioni: Sissy avrebbe raccontato di festini nel carcere dove era in servizio. Si era rivolta ai suoi superiori, poi quel colpo di pistola che l’aveva zittita.

Per questo, i magistrati hanno deciso di fare chiarezza e, dopo la sua morte, hanno sequestrato il corpo bloccando il funerale previsto per oggi. Taurianova è in lutto. Vuole avere certezze dopo la morte della giovanissima atleta che, in passato, aveva anche vinto lo scudetto come portiere di calcio a 5 femminile.

L’amministrazione comunale del centro calabrese ha proclamato il silenzio istituzionale e lutto cittadino: “In queste ore di dolore che la nostra comunità sta vivendo – evidenzia il Comune di Taurianova – l’amministrazione comunale sente il dovere di stringersi attorno alla madre, al padre, alla sorella, al fratello e ai familiari tutti. A testimonianza del pubblico omaggio alla sua memoria, interpretando i sentimenti di dolore e di umana vicinanza di tutti i taurianovesi, nel giorno in cui saranno celebrati i funerali verrà disposto il lutto cittadino».

Tutte le associazioni locali si sono schierate con la famiglia di Sissy. C’è sete di giustizia e, soprattutto, di verità. Per questo, l’esame autoptico potrebbe fornire elementi utili per ricostruire l’accaduto, con gli accertamenti che saranno effettuati nelle prossime ore. Qualche mese fa il gip del tribunale di Venezia Barbara Lancieri ha ordinato nuove indagini sul caso.

Troppe le anomalie. La pistola perfettamente pulita e senza impronte digitali, l’esame dello stub, dopo l’accaduto, che non evidenziava una particolare presenza di polvere da sparo sulle mani della ragazza. La famiglia ha sempre chiesto chiarezza, ricordando le denunce di Sissy. Dopo quasi tre anni da quello sparo, la morte della giovane sembra avere svegliato in tutti la volontà di fare chiarezza.

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