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Manuel Laganà

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REGGIO CALABRIA – Era tutto pronto per il 21 ottobre quando Manuel Laganà, morto in un incidente stradale sulla Statale 106 a ventidue anni, avrebbe dovuto discutere la sua tesi di laurea per poi festeggiare. Il suo sogno di laurea purtroppo è svanito nella notte tra il 10 e l’11 ottobre nell’ennesimo tragico incidente stradale all’altezza di Pellaro sulla “strada della morte”.

Il 4 novembre scorso la Scuola superiore per Mediatori linguistici “Don Domenico Calarco” di Reggio Calabria, nelle persone del Direttore Luigi Rossi e delle insegnanti, Maria José Leal, Marìa Benitez, Angela Tortorella e Sara Di Marco, che lo hanno accompagnato nel percorso di studi, hanno ritenuto di onorare la memoria di questo giovane brillante ed ambizioso conferendogli la Laurea post mortem.

Così è accaduto che la tesi di Manuel è stata discussa e la “voce” di Manuel è stata quella dei colleghi che con lui hanno condiviso non solo il percorso di studi ma anche esperienze di vita.

A Manuel Laganà è stata conferita la laurea post mortem in Scienze della Mediazione Linguistica nell’ambito di una seduta di laurea specificamente dedicata alla sua commemorazione.

Grande la commozione di tutti i presenti, palpabile l’emozione nelle voci spesso rotte dal pianto, il tutto in presenza dei coraggiosi genitori di Manuel, del fratello minore, di parenti ed amici, che avevano certo sognato un epilogo diverso per questo momento.

Migliaia i messaggi, i commenti, pervenuti in poche ore all’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nella giornata di oggi a seguito della comunicazione della notizia. Manuel con tenacia e determinazione, aveva concluso il suo percorso di studi universitari e avrebbe dovuto discutere la sua tesi il 21 ottobre, ma un destino beffardo ed inaccettabile l’ha sottratto a questo appuntamento ed all’affetto dei suoi cari e di quanti lo hanno conosciuto, generando grande commozione.

«Auguri Manuel, eri così fiero del tuo percorso, così contento di essere arrivato alla laurea. Avevi tanti progetti e quando si parlava di questo, gli occhi ti brillavano. Auguri Dottore, ovunque tu sia», scrive Lidia.

Pina, invece, scrive «non posso dire niente perché piango come una bambina mi dispiace ma sono contenta che l’abbiano omaggiato dopo la sua morte», mentre Vittoria aggiunge «tantissimi auguri Dott. festeggia con gli angeli e dai tanta forza ai tuoi cari. Complimenti ai suoi colleghi per questo gesto…».

«Quello che è accaduto il 4 novembre scorso – dichiara Leonardo Caligiuri, Presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – rappresenta un bellissimo esempio di come la morte può essere sconfitta dalle azioni virtuose della propria vita. Manuel lascia un’eredità per i suoi genitori, per il fratello che guarderanno con orgoglio quanto da lui realizzato. Abbraccio idealmente la Famiglia per il dolore e la perdita».

«Allo stesso modo – continua il Presidente Caligiuri – voglio ringraziare il Direttore Rossi, le insegnanti e la Scuola superiore per Mediatori Linguistici “Don Domenico Calarco” di Reggio Calabria insieme ai colleghi di Manuel: non solo per aver voluto riconoscere giustamente la laurea ad un ragazzo che l’avrebbe conseguita dopo pochi giorni ma anche e, soprattutto, per averci fatto capire, ancora di più e meglio, ciò che tutti noi calabresi abbiamo perso con la scomparsa di questo ragazzo esemplare. Mi auguro che questo gesto – conclude il Presidente Caliguri – possa arrivare a chi ha il dovere di fare qualcosa affinché finisca questo olocausto sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria».

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