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La "Banda del buco" in azione in un'azienda

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REGGIO CALABRIA – Era stato arrestato nell’operazione “Banda del buco”, quando, nel giugno scorso, i carabinieri della Compagnia di Taurianova, coordinati dalla Procura di Palmi, hanno disarticolato un gruppo che per due anni aveva commesso vari furti nel territorio della Piana di Gioia Tauro (LEGGI).

Ma ora Domenico Ascone, 40enne di Taurianova, dovrà rispondere di ulteriori reati della stessa natura. Gli approfondimenti dei carabinieri, coordinati dal pm Giorgio Panucci, sono continuati anche dopo l’esecuzione della misura cautelare per sette persone ed hanno consentito di documentare come Ascone non fosse solo un semplice partecipe dell’associazione, ma un vero e proprio leader organizzativo.

GUARDA IL VIDEO DELLA BANDA DEL BUCO IN AZIONE

Gli accertamenti hanno anche fatto emergere come, poco tempo prima del loro arresto, alcuni dei partecipi del gruppo stessero pianificando un nuovo colpo, questa volta assoldando componenti di altre bande provenienti dalla Puglia. I pregiudicati infatti, proprio sotto la direzione di Ascone, secondo l’accusa, volevano assaltare uno o più bancomat utilizzando dell’esplosivo e, per lo scopo, avevano già reperito il materiale e l’attrezzatura necessaria, svolto sopralluoghi e fatto anche arrivare a Taurianova gli “esperti” nel maneggio del materiale dinamitardo e dei colpi alle banche.

L’azione era pianificata nei minimi dettagli: la giornata ideale per trovare più denaro, le persone che dovevano partecipare, gli appoggi logistici, le autovetture da utilizzare, come e dove fuggire, e Ascone, per come emerso, grazie alla consolidata collaborazione di Mihai Tudor (anche lui già arrestato nel giugno scorso) imponeva le direttive, individuava le soluzione e risolveva le problematiche emerse, pur cercando di rimanere sempre “dietro le quinte”.

L’assalto ai bancomat non è arrivato alla fase esecutiva grazie al tempestivo intervento dei carabinieri di Taurianova che hanno fermato e identificato i componenti dei due gruppi, sequestrando disturbatori di frequenze, tassellatori, flessibili, guanti, torce e indumenti idonei a celare la propria idoneità durante le azioni criminose. Per quanto accertato il gip ha emesso una rinnovata ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Ascone notificata in carcere dai carabinieri.

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