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La piantagione scoperta nel 2019

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REGGIO CALABRIA – Quattro persone sono state condannate a 5 anni e 4 mesi di carcere per coltivazione di sostanze stupefacenti. Si tratta di Carmelo Avati, di 29 anni, Paolo Monterosso (31), Giuseppe Sicari (27) e Giuseppe Startari (33), condannati dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Palmi Francesco Petrone che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Davide Lucisano.

I quattro erano stati arrestati nel luglio 2019 (LEGGI) dai carabinieri della compagnia di Taurianova, insieme ai “Cacciatori” dello Squadrone Eliportato di Vibo Valentia, per coltivazione di sostanze stupefacenti.

Gli imputati erano stati sorpresi a coltivare in località Querce di Cittanova 3200 piante di canapa indiana di altezza variabile tra i 50 e i 150 centimetri.

Il reato, inoltre, è stato aggravato dall’ingente quantità.

Stando agli accertamenti tecnici del Ris di Messina, infatti, quelle piante potevano servire a preparare 540mila dosi medie singole.

I quattro imputati, inoltre, sono stati condannati anche per furto aggravato di energia elettrica e di acqua.

Stando alle indagini, infatti, avevano realizzato un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica che serviva ad asportare l’energia necessaria alla strumentazione di irrigazione delle piante ed alla rete idrica comunale.

Un meccanismo che ha portato anche a sottrarre un’ingente quantità di acqua proprio per la coltivazione e crescita delle piante.

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