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Francesco Pelle detto Ciccio Pakistan

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ROMA – Dopo essere stato arrestato a Lisbona lo scorso 29 Marzo (LEGGI) è rientrato oggi in Italia il boss di ‘ndrangheta Francesco Pelle (anche noto come Ciccio Pakistan), 44enne esponente di vertice del clan Pelle che era inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi e che era stato arrestato in una clinica di Lisbona, in Portogallo, dove era ricoverato perché positivo al Covid.

Pelle, atterrato a Ciampino scortato dal personale del Servizio di cooperazione internazionale (Scip) della Polizia, era stato arrestato dall’antiterrorismo portoghese al termine di un’indagine dei carabinieri di Reggio Calabria e di Locri, coordinati dalla Dda reggina: era sparito dall’Italia il 19 luglio del 2019, poco prima che la Cassazione respingesse il suo ricorso condannandolo definitivamente all’ergastolo come mandante della ‘strage di Natale del 2006 quando fu uccisa Maria Strangio, moglie di Giovanni Luca Nirta, esponente della famiglia da tempo opposta ai Pelle nella faida di San Luca.

Quell’attentato portò nell’agosto successivo alla strage di Duisburg, in Germania, nel corso della quale furono uccise 6 persone ritenute vicine alla cosca Pelle-Vottari. A sua volta la strage di Natale era stata la risposta al tentativo di uccidere a luglio del 2006 proprio Francesco Pelle: nell’agguato il boss rimase ferito alla schiena e da allora si trova su una sedia a rotelle.

Pelle era stato già arrestato nel 2008 dal Ros in una clinica di Pavia, dove era ricoverato sotto falso nome. Nel settembre del 2017 era però tornato libero per scadenza dei termini durante il processo alle cosche di San Luca e la sua condanna era stata annullata con rinvio dalla Cassazione. Per due anni è stato sottoposto all’obbligo di dimora a Milano in attesa della sentenza definitiva ma quando la Suprema Corte ha confermato l’ergastolo lui era già scappato in Portogallo. Dove l’hanno scovato i poliziotti portoghesi e i carabinieri.

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