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Un'aula di tribunale

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REGGIO CALABRIA – La Corte d’assise ha ammesso anche le migliaia di ore di intercettazioni telefoniche messe agli atti dalla procura, ma il 10 marzo sarà nominato un perito che avrà il compito di “tradurre” dal dialetto calabrese di Cardeto in italiano le conversazioni intercorse tra gli imputati e i presunti sodali trentini.

Accade in Trentino, dove è in corso il processo “Perfido”, con il primo dibattimento nella regione sulle presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nel tessuto economico del porfido,

Nella lista dei testimoni che saranno chiamati a deporre c’è anche il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. E poi magistrati, imprenditori e uomini d’affari: sono più di 100 i testimoni chiamati da procura e difesa degli imputati.

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