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La Questura di Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – L’operazione Libro Nero, che ha scoperchiato la crescente influenza della cosca Libri sul Reggio Calabria coinvolgendo imprenditori e politici di rilievo regionale, tra cui i consiglieri regionali Seby Romeo del Pd e Alessandro Nicolò di Fratelli d’Italia (LEGGI LA NOTIZIA) ha messo in luce anche le ingerenze della ‘ndrangheta nel tessuto imprenditoriale reggino.

In particolare, ad attirare le attenzioni del clan erano il settore edilizio, quello immobiliare e quello della ristorazione.

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Il blitz della Polizia ha consentito di portare alla luce come l’organizzazione avesse messo le mani su diversi settori economici di Reggio Calabria, attraverso il controllo di diverse società. L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia ha, inoltre, permesso di ricostruire gli assetti e le dinamiche operative dei Libri, una delle «più potenti articolazioni della ‘ndrangheta unitaria» dicono gli investigatori, che controlla a Reggio Calabria i quartieri Cannavò, Condera, Reggio Campi, Modena, Ciccarello, San Giorgio e le frazioni di Gallina, Mosorrofa, Vinco e Pavigliana.

Il valore complessivo delle società sequestrate ammonta a diversi milioni di euro.

In quest’ottica, tra gli arrestati figurano, oltre ad elementi di vertice della cosca Libri, anche due noti imprenditori del settore edilizio, immobiliare e della ristorazione con l’accusa, a vario titolo, di far parte della cosca Libri o di averla favorita allo sviluppo del suo potere.

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