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Il ministro Piantedosi eil generale dell'Arma Luzi a Santo Stefano in Aspromonte,

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Inaugurata, dal ministro Piantedosi, la nuova caserma dei carabinieri di Santo Stefano in Aspromonte cui stabile è un bene confiscato.


SANTO STEFANO IN ASPROMONTE (REGGIO CALABRIA).- Sotto un cielo sereno e carico di speranza, la comunità di Santo Stefano in Aspromonte ha assistito all’inaugurazione della nuova caserma dei Carabinieri, un prezioso presidio di legalità e simbolo tangibile della presenza dello Stato nel territorio. La cerimonia di questo pomeriggio, 22 aprile 2024, presieduta dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, ha rappresentato un momento di orgoglio e collaborazione tra istituzioni. Presente anche il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.

La nuova caserma inaugurata a Santo Stefano in Aspromonte, è ubicata in un edificio confiscato alla mafia e riconsegnato alla collettività. E, resa operativa grazie «alla sinergia tra diverse articolazioni dello Stato», ha evidenziato il generale Luzi, dimostrando un chiaro impegno nella lotta alla criminalità organizzata e nella promozione della legalità. «Oggi è una bellissima giornata. La caserma è intesa come punto d’incontro dello Stato con la gente. Mi piace sottolineare in questa piazza la presenza dei ragazzi, delle scuole elementari, delle scuole medie, perché stiamo lavorando per il loro futuro». Ha detto il generale dell’arma affermato che «i Carabinieri che prestano servizio in Aspromonte sono ragazzi appartenenti a Stazioni che sono veri e propri avamposti dello Stato. Sono Carabinieri che lavorano a testa alta, con determinazione, orgogliosi non solo di rappresentare lo Stato ma consapevoli che sono loro stessi lo Stato».
La cerimonia, arricchita dalla presenza della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, da un picchetto d’onore, da rappresentanze dei Comandanti delle Stazioni Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, dai “Cacciatori” dello Squadrone Eliportato “Calabria” e da rappresentanze delle istituzioni locali, ha visto il taglio del nastro da parte del ministro Piantedosi.

IL MINISTRO PIANTEDOSI: «FESTEGGIAMO IL SUCCESSO DELLO STATO»

«La giornata di oggi è particolarmente simbolica e mi inorgoglisce come cittadino e ministro perché oggi festeggiamo un significativo successo dello Stato. Cioè, la sottrazione di beni alla ndrangheta che sono riconsegnati ai canali della legalità».
E, ancora, il ministro dell’Interno ha evidenziato i cartelli esposti dai bambini in piazza dove ringraziavano i carabinieri per il lavoro svolto anche nel periodo del Covid19 «mi fa piacere, perché qua i carabinieri non sono solo una forza di un presidio di legalità ma è lo Stato», ricordando quindi come la «Calabria è una regione a cui tengo molto» . Presente alla cerimonia anche il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.

Il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha sottolineato l’importanza del lavoro congiunto tra istituzioni. «La Regione Calabria è stata la prima ad aver stipulato un protocollo con l’Agenzia Nazionale dei Beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Ciò ha portato – ha detto Occhiuto- alla restituzione di numerosi beni confiscati alla collettività destinandoli a funzioni di legalità o di altre utilità sociali».
Il Sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara, ha evidenziato come la comunità cittadina vuole «crescere. E, migliorarsi nel solco della legalità quale indispensabile principio da cui poi, soltanto dopo, si può ottenere un vero sviluppo ed una vera crescita». Al termine, le massime autorità hanno proceduto al taglio del nastro con la relativa visita prima degli onori finali.

LA STAZIONE DEI CARABINIERI DI SANTO STEFANO IN ASPROMONTE

A Santo Stefano in Aspromonte la Stazione Carabinieri fu istituita con Regio Decreto del 24 gennaio 1861, inserendosi in un territorio dalle dinamiche storicamente complesse.
Lo stabile che oggi è stato inaugurato quale nuova sede della Stazione Carabinieri, è un bene confiscato e assegnato, nel maggio del 2019, all’Arma dei Carabinieri. Questo grazie anche all’interessamento della Prefettura e dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati.
L’edificio è stato poi riqualificato dall’Arma dei Carabinieri. Le Stazioni Carabinieri, con la loro diffusione capillare, esaltano la capacità di leggere il territorio. Interpretarne le esigenze e le aspettative, adottando iniziative aderenti e tempestive.

Le Stazioni Carabinieri rappresentano, dunque, col loro quotidiano e silenzioso impegno un baluardo a tutela della sicurezza e della legalità. Traggono il loro entusiasmo nell’operare dall’orgoglio e dalla soddisfazione di fare integralmente parte delle comunità locali in cui sono inserite. Corrispondendo con i fatti all’impareggiabile credito di fiducia, che i cittadini da sempre accordano all’Arma dei carabinieri, quale insostituibile e più alta fonte di gratificazione.

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