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ROMA – Falsi sinistri per truffare le assicurazioni. Tre ordinanze di custodia cautelare e il sequestro di un patrimonio da oltre un milione di euro. E’ il bilancio dell’operazione scattata alle prime luci dell’alba, dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, unitamente ad agenti della Polizia Metropolitana del capoluogo reggino.

Stamane, infatti, i militari della locale Compagnia Pronto Impiego, unitamente al personale della Polizia Metropolitana, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale del capoluogo nei confronti di 2 soggetti reggini (D.F. classe 75 e G.C. classe 81), entrambi operanti nel centro cittadino, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a reati di falso materiale e ideologico commessi anche da pubblici ufficiali, accesso abusivo a sistema informatico/telematico, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona, nonché di ricettazione.

Con la medesima ordinanza, inoltre, è stato disposto l’obbligo di presentazione quotidiano alla polizia nei confronti di un terzo soggetto (V.N. classe 79), anch’egli reggino, nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di un patrimonio di un valore complessivo superiore al milione di euro. Attraverso un’intensa attività investigativa, è stata riscontrata la presenza, sul territorio reggino, di uno strutturato sodalizio criminale in grado di simulare numerosissimi sinistri, pianificati nei minimi dettagli e posti in essere dagli stessi sodali, attraverso un collaudato sistema di falsificazione della documentazione sanitaria, delle pratiche assicurative, nonché di fittizie aperture di appositi conti correnti postali e bancari di appoggio temporaneo delle somme provento delle truffe.

L’organizzazione, promossa e capeggiata dal titolare di una ditta operante nel settore dell’antinfortunistica sita in questo centro cittadino – base logistica della compagine associativa ove venivano organizzati e programmati i falsi sinistri, nonché predisposta la falsa documentazione – si è avvalsa della collaborazione di medici, impiegati di istituti di diagnostica, nonché di svariati soggetti gravitanti nell’area criminale reggina.

All’esito delle attività investigative, le risultanze emerse condivise con l’Autorità Giudiziaria inquirente, hanno consentito di portare alla luce un quadro di illeciti coinvolgente ben 71 soggetti indagati. In esecuzione dell’odierna ordinanza applicativa di misura personale e reale, i militari e gli agenti impiegati hanno individuato i soggetti e, contestualmente, sottoposto a sequestro disponibilità finanziarie liquide e beni mobili direttamente riconducibili al promotore dell’associazione e al suo nucleo familiare pari a circa 1 milione di Euro. Tra i beni sottoposti a sequestro, oltre a un’autovettura di lusso, vi è un’abitazione a Giardini Naxos (ME), una villa sita in Campo Calabro (RC), nonché somme in contanti pari a circa 620.000 euro.

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