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L'operazione per l'arresto del latitante

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SINOPOLI (REGGIO CALABRIA) – Dopo tre anni di latitanza, è stato catturato dai carabinieri di Palmi e dello Squadrone eliportato cacciatori Calabria Rocco Graziano Delfino, 34 anni, ritenuto elemento di spicco della cosca Alvaro di Sinopoli.

Delfino era latitante dal 2017, quando riuscì a sottrarsi a un ordine di esecuzione di una pena definitiva di 12 anni di detenzione per traffico di stupefacenti. I militari lo hanno scovato ieri sera a Sant’Eufemia d’Aspromonte.

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L’uomo era ricercato anche a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal gip di Reggio Calabria per associazione mafiosa nell’ambito dell’indagine della Dda reggina, denominata “Eyphemos”.

Delfino sarebbe stato partecipe al locale di ‘ndrangheta di Santa Eufemia d’Aspromonte e, più specificatamente alla frangia mafiosa riferibile a Domenico Laurendi, partecipando a riunioni di ‘ndrangheta in cui si discuteva dell’affiliazione o dell’attribuzione di doti di ‘ndrangheta ai sodali e con il compito di veicolare informazioni agli affiliati.

I militari dell’Arma, dopo numerosi servizi di appostamento in un’area impervia e poco accessibile, sono riusciti a individuarlo in un casolare in zona montana di Sant’Eufemia d’Aspromonte dove aveva trovato rifugio e, dopo aver cinturato l’intera area, hanno sorpreso Delfino in compagnia del fratello e di un altro parente, entrambi tratti in arresto per concorso in favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena.

Al momento dell’arresto, il latitante è stato trovato in possesso di una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa munita di due caricatori e 11 colpi, una carta di identità e una patente di guida (entrambe falsificate) attraverso le quali è stata agevolata la latitanza, nonché alcune ricetrasmittenti verosimilmente utilizzate dalla rete di favoreggiatori.

I tre arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati alla casa circondariale di Palmi.

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