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CATANZARO – Un tavolo tecnico allargato ai sindaci, ai parchi ed ai dirigenti per l’emergenza incendi in Calabria. Lo ha convocato per domattina alle ore 11, presso la cittadella regionale di Catanzaro, il presidente facente funzioni della Calabria Nino Spirlì. Al vertice sono stati convocati tutti i sindaci dei comuni interessati dai roghi più violenti (Badolato, Isca, Longobucco, Petilia Policastro, S.Floro, Cardeto, Bagaladi, S. Lorenzo, Grotteria, Caulonia, S.Luca, Roccaforte del Greco, Mammola, Roghudi, Acri, Pizzo e Martone), i rappresentanti dei parchi (Pollino, Sila, Aspromonte e Serre), i dirigenti di Protezione civile, di Calabria Verde e dei dipartimenti Presidenza e Forestazione.

Al centro dell’attenzione l’emergenza dei roghi ed il varo di nuove eventuali misure di contrasto.

IL PUNTO DEL COMANDANTE

“La particolarità di questa emergenza è che i roghi sono partiti in più punti e poi si sono uniti”. Carlo Metelli, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, traccia con l’Adnkronos il quadro della situazione degli incendi che da giorni devastano la Regione. “Abbiamo avuto temperature elevatissime e in questa provincia non piove da 5-6 mesi, quindi la vegetazione è secca – spiega Metelli – Questo mix ha aumentato la suscettività”.

Ieri a quest’ora i vigili del fuoco avevano aperti ben 54 interventi, un record per il comando di Reggio Calabria. “Una situazione – sottolinea il comandante – non conosciuta a memoria d’uomo qui a Reggio Calabria, dove c’è un comando abituato a occuparsi di incendi boschivi. Credo che non sia mai successo. La cosa positiva è che oggi è un pò meno caldo ed è cessato il vento, quindi stiamo registrando una sensibile diminuzione degli interventi. In questo momento stiamo gestendo 16 schede che è un numero importante ma niente a paragone di quanto accaduto ieri. Anche il personale della sala operativa era stremato ieri sera”.

Gli incendi non stanno dando tregua alla Calabria già da fine luglio. ”Il mio comando è stressato – dice – abbiamo raddoppiato il personale in più riprese da fine luglio fino ad arrivare al 6 agosto, quando il nostro Centro operativo nazionale ci ha inviato forze fresche dal Nord Italia: colonne mobili da Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e ieri, dopo la situazione critica, abbiamo avuto il supporto di altre quattro sezioni operative, cioè altre 36 unità che provengono da Marche, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna”.

”Noi di solito abbiamo come personale ordinario in servizio circa 70 persone, in questo momento siamo 190, quindi abbiamo più che raddoppiato il numero delle forze”, aggiunge.

Sulla situazione attuale il comandante dei vigili del fuoco sottolinea che “in questo momento le squadre sono impegnate nel Comune di San Luca, dove sta bruciando il parco nazionale dell’Aspromonte”. “Oltre alle squadre di Calabria Verde, ci sono un Gruppo operativo speciale e due squadre dei vigili del Fuoco – dice – L’area è molto vasta e ha una grande valenza ambientale. Nella zona di Grotteria e Mammola le fiamme si avvicinano ai centri abitati e nel Comune di San Giovanni di Gerace, stiamo operando anche con il supporto della flotta area. In questo momento ci sono in azione due canadair, di cui uno della flotta francese”. “Alle 13.30 – racconta Metelli – i canadair francesi, che erano di ritorno dalla Grecia sono stati fatti scendere a Lamezia Terme riforniti e ci stanno dando una mano in Regione Calabria”.

“L’altro punto un po’ critico ieri, dove oggi la situazione è migliorata, è quello di Cardeto. Lì l’incendio persiste ed è in posizione più alta, quindi meno pericolosa per il centro abitato ma sempre importante dal punto di vista paesaggistico e ambientale – precisa – sul posto abbiamo due squadre e un nostro direttore delle operazioni di spegnimento”.

Ma questi sono i fronti più impegnativi. ”Il comando – conclude Metelli – oltre a questi interventi è stato impegnato in una miriade di interventi più piccoli che hanno drenato fortemente le risorse e per questo abbiamo avuto i rinforzi”.

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