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REGGIO CALABRIA –  Efferato omicidio nel tardo pomeriggio di ieri: un giovane rom di soli 29 anni, Antonio Morelli, è stato condotto da un familiare in gravissime condizioni al Pronto soccorso degli Ospedali Riuniti, dopo essere stato attinto da un colpo di pistola al torace. 

Il giovane è deceduto poco dopo a causa delle gravissime lesioni provocate dalla ferita. L’uomo è stato colpito mentre si trovava a bordo di una automobile nel rione Marconi, poco distante dal quartiere Ciccarello nel quale vive con la sua famiglia. Un rione situato nella zona sud della città conosciuto per il degrado e per essere afflitto da una stringente cappa di microcriminalità.

Non si sa ancora se Morelli, nel momento in cui è stato ucciso, fosse solo o insieme a qualcuno. La Squadra mobile della Questura di Reggio Calabria, diretta da Alfonso Iadevaia, sta accertando, in particolare, se il ventinovenne sia rimasto vittima di un agguato o se sia stato ucciso da qualcuno con cui si era semplicemente incontrato per discutere.

Sul luogo del delitto è rimasta fino a tarda ora la polizia scientifica intenta a cercare e repertare gli altri bossoli dell’arma i cui colpi sono andati a vuoto per ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratore della Repubblica Stefano Musolino, che si è recato sul luogo dell’omicidio per coordinare personalmente l’attività investigativa.

Col passare delle ore i particolari sono diventati un po’ più nitidi anche se sono tuttora in corso di accertamento investigativo. Qualche ora prima dell’omicidio avvenuto in serata si era verificata una lite familiare tra la sorella della vittima ed il cognato. Ed anche nell’ambito di  questo episodio si sta indagando.

Tra i particolari che sono emersi sempre nella serata di ieri anche il fatto che Antonio Morelli sia stato portato al Pronto Soccorso da uno stretto congiunto, il fratello, che, subito dopo averlo affidato ai sanitari, probabilmente preso dall’agitazione, ha avuto un sinistro a bordo della propria automobile proprio nei pressi del nosocomio ed è stato poi costretto a ricorrere alle cure dello stesso Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti.

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