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RIZZICONI – Incubo finito per una donna di Rizziconi, positiva al coronavirus, senza però che avesse sviluppato sintomi. Il coniuge del “paziente 1” di Rizziconi, finalmente tira un bel sospiro di sollievo, perché è guarito, dopo avere osservato la lunga quarantena, cominciata il 15 marzo scorso, presso la propria abitazione, al rientro da Pavia, dove aveva accompagnato il marito in ospedale.

Tre mesi di isolamento, tanta apprensione e paura e senza vedere una via d’uscita in fondo al tunnel. La donna, per la quale non è stato necessario predisporre il ricovero in ospedale, nel periodo di quarantena domiciliare, è stata costantemente monitorata da personale del Dipartimento prevenzione dell’Asp, sottoponendosi alle verifiche sanitarie previste dal protocollo: due tamponi per volta, uno faringeo e l’altro nasale.

Durante l’isolamento il soggetto ha fatto diversi cicli di doppi tamponi accettando con coraggio il risultato, ora negativo ora positivo che non poteva confermare la guarigione. E’ l’attesa per la donna ricominciava.

Insomma il soggetto ha vissuto un inferno che è finito dopo novanta giorni di quarantena con l’apprensione del risultato negativo dei due doppi tamponi consecutivi. Che lunga storia, iniziata con il ricovero del marito in ospedale, al Gom di Reggio Calabria per il coronavirus e la quasi contemporaneità della moglie che qualche giorno dopo è risultata positiva ai primi tamponi. Insomma in famiglia ora è stata restituita la serenità.

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