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Una vaccinazione effettuata su uno scuolabus

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CAMINI (REGGIO CALABRIA) – Camini, piccolo centro collinare di 715 anime, tra cui molti anziani e qualche fragile, si avvia con determinazione al risultato etico dell’immunità di gregge per la messa in sicurezza della popolazione e potersi riappropriare delle libertà represse a causa dalla pandemia.

Recentemente, grazie alla mobilitazione di molti tra istituzione e paesani, si sono potute completare le fasi di immunizzazione presso i domicili di quei soggetti impossibilitati a raggiungere le aree preposte a questo scopo.

I numeri parlano chiaro, dato che ben ventiquattro persone sono state vaccinate presso la loro abitazione e in aggiunta circa trenta hanno usufruito della loro dose negli ambienti appositamente scelti per tale scopo presso il centro polifunzionale di Camini.

Se questo non bastasse il Sindaco Pino Alfarano, nell’intento di favorire la popolazione, ha organizzato una navetta per i maggiormente vincolati perché potessero raggiungere la sede vaccinale temporanea di Camini ed espletare così il diritto alla salute e il dovere alla profilassi. Il Sindaco è riuscito magistralmente ad organizzare la cosa a tal punto che la stessa navetta è stata adoperata per il raggiungimento, di un gruppo locale, del centro vaccinale di Siderno, hub più importante e che avrebbe potuto smaltire gli esclusi dalle categorie interessate.

Il sindaco osserva : «Nel percorso di solidarietà intrapreso dalla comunità di Camini, unitamente all’assessore Nicola Papandrea e al supporto dell’associazione “Centro Italiano Operatori di Protezione Civile di Camini” capitanato da Giulia Passarelli, abbiamo patrocinato tutte le fasi della vaccinazione a domicilio per quei soggetti fragili e quindi impossibilitati a raggiungere i centri vaccinali, durante il quale abbiamo potuto apprezzare la professionalità degli operatori dalle indiscutibili doti umane, che contraddistinguono le persone capaci. Noi dell’Amministrazione, inoltre sentiamo l’obbligo di ringraziare la Dott.ssa Veneranda Immacolata Morelli, esempio di donna instancabile e sensibile, e tutti i bravi volontari della Croce Rossa e per tutti il Dott. Pasquale Mesiti, Responsabile del piano vaccinale della Locride, per aver reso possibile la vaccinazione a domicilio anche nel nostro paese».

Il percorso proseguirà nei prossimi giorni con l’aiuto dell’Esercito Italiano direttamente a Camini, appuntamento previsto per il 10 giugno in occasione del quale verranno somministrate ulteriori dosi a quei soggetti fragili che non hanno potuto approfittare della doppia vaccinazione.

Seppur pleonastico, da quanto si evince dalle opere profuse dalla giunta comunale, tutti i cittadini accorsi all’evento hanno sentito la necessità di esprimere un ringraziamento al primo cittadino caminese, una menzione tra le tante è arrivato sui “social” da parte dalla dottoressa Morelli che ha guidato i prelievi domiciliari con la Croce Rossa Riviera dei gelsomini: «Un grazie a Pino Alfarano, un Sindaco e un calabrese che fa amare questa terra, oltre che più che un evento vaccinale Anti SarsCov2 oggi è stato anche un tour turistico, camminando per Camini con l’amico e Sindaco Pino che ci ha fatto inoltre visitare la Sede dell’Università di Torvergata di Roma, centro di ricerca e assistenza infermieristica alle varie comunità etniche».

Molta soddisfazione da parte degli anziani e anche da parte dei loro parenti, soprattutto figli e nipoti che hanno notato Un’organizzazione che sicuramente non è passata inosservata neppure alla popolazione ed ai parenti degli immunizzati, un piacere condiviso anche dalle parole della D.ssa Maria Grazia Carnà che oltre a confermare l’ottimo lavoro precisa quanto segue: «Non possiamo esimerci dal fare un encomio alla Dottoressa Carmela Brundì, medico generico che oltre ad aver ceduto i suoi spazi per agevolare il flusso di vaccinandi, si è prodigata a chiamare personalmente chiunque potesse usufruire dell’ iniziativa. Una solerzia che non smentisce l’operato della dottoressa per noi che la conosciamo per le sue doti professionali ed umane».


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