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Il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – Dieci decessi per covid in tre giorni al Gom di Reggio Calabria. Gli ultimi ad arrendersi al virus, ieri, sono stati una donna di 82 anni e un uomo di 68 anni affetti anche da altre severe patologie. Tutti e dieci i pazienti morti non risultavano vaccinati, così come gli attuali degenti in Rianimazione.

Nessuna tregua nemmeno sul fronte dei contagi: i nuovi positivi sono ancora sopra quota 100, per l’esattezza 127, e solo in virtù di 136 nuovi guariti non fanno salire ulteriormente i casi attivi (2.337). In seguito a 6 ricoveri, 3 dimissioni, 1 trasferimento in Terapia intensiva e 1 trasferimento a Gioia Tauro, sono 71 le persone affette dal covid-19 ricoverate nel nosocomio metropolitano: 39 nell’Unità operativa di Malattie Infettive, 24 in Pneumologia, 1 in Ostetricia e Ginecologia e 7 in Terapia Intensiva. Altre 2.259 persone positive si trovano in isolamento domiciliare in quanto asintomatici o paucisintomatici.

Il quadro epidemiologico generale resta abbastanza preoccupante. Sia a Reggio città che in diversi centri della provincia, il virus corre a gran velocità. Basti pensare alla situazione che si registra nella Locride, dove quattro giorni fa è finito in lockdown pure il Comune di San Luca.

Ieri il sindaco sanluchese Bruno Bartolo ha firmato altre 11 ordinanze di quarantena obbligatoria, segno che i contagiati – circa un centinaio – continuano ad aumentare e che è ancora troppo presto per vedere dei risultati dall’istituzione della zona rossa.

Sempre nella Locride ritorna la paura a Platì, dove all’improvviso si contano 36 casi attivi. Rimanendo sulla fascia jonica reggina, ma sulla sponda grecanica, il virus si riaffaccia a Montebello Jonico con 13 casi positivi che hanno spinto la sindaca Maria Foti ad annullare una manifestazione musicale che era in programma per questa sera: «Dagli ultimi dati forniti dagli organi competenti si evidenzia un aumento di casi covid, per tali ragioni si è preferito annullare l’evento per non creare le condizioni di possibili assembramenti».

Il virus non è da meno nell’area tirrenica, e dai centri più grossi come Gioia Tauro (circa 180 casi attivi) a quelli più piccoli come San Giorgio Morgeto (oltre 20 casi attivi) si rinnovano gli inviti pro vaccinazione: «Rinnoviamo l’appello a chi non si è ancora vaccinato di provvedere immediatamente contattando il proprio medico di famiglia o prenotandosi sulla piattaforma regionale. La vaccinazione rimane l’unico metodo oggi possibile per evitare le eventuali gravi conseguenze del virus».

A quanto pare, tuttavia, la campagna vaccinale continua a suscitare dubbi e perplessità. Lo dicono anche i numeri in calo che arrivano, ad esempio, dal Grande ospedale metropolitano, dove da settimane il dato giornaliero sui vaccini è quasi sempre sotto le 150 somministrazioni: «Le dosi di vaccino somministrate al personale e agli utenti per i quali è stato autorizzato – recita l’ultimo bollettino del Gom – sono 82.016 (132 nella giornata di venerdì). Di queste, 42.200 sono prime dosi, 39.816 sono, invece, seconde dosi».

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