X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

BAGNARA CALABRA (RC) – L’aggressione risale alla serata del 21 dicembre scorso, quando ignoti avrebbero divelto la porta del centro di guardia medica del poliambulatorio di Bagnara, colpendo al volto il medico di turno (pare 3 giorni di prognosi).

Da qui, la nota dell’Asp di Reggio Calabria, che ha comunicato lo scorso 24 dicembre che «non essendo riusciti a reperire alcun sanitario disposto ad accettare l’incarico a tempo determinato per la copertura dei turni rimasti scoperti presso la postazione della Guardia Medica di Bagnara, la suddetta rimarrà chiusa» nel turno notturno (ore 20-8) il 28, 30 e 31 dicembre, dopo la chiusura forzata del 25. Il Comune di Bagnara, nella giornata di ieri, ha diramato una nota esprimendo «con assoluto trasporto emotivo, la più ferma condanna e una sincera solidarietà al medico destinatario di un vile ed ingiustificabile gesto di violenza che non appartiene alla cultura ed alla storia di questa comunità».

Al contempo, l’ente ha indirizzato una missiva all’Asp reggina (e, per conoscenza, al prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, e ai Carabinieri), manifestando «incredulità e disorientamento» per «la fugace formula con cui viene licenziata la notizia» della mancata copertura dei turni vacanti, «al cospetto della importantissima e delicata esigenza di garantire un servizio assistenziale, peraltro effettivamente essenziale, ad una comunità di circa undicimila persone, la cui utenza, in concomitanza delle festività natalizie, è ulteriormente aumentata». Il Comune diffida Asp «a voler tempestivamente assicurare la continuità del servizio», «non potendo accettare motivazione alcuna che possa giustificare l’interruzione di un servizio essenziale, quale appunto il diritto alla salute, costituzionalmente garantito». Per il consigliere della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Michele Conia, «il presidente, nonché commissario ad acta Roberto Occhiuto, ha il dovere di provvedere immediatamente agli atti amministrativi necessari per garantire il diritto alla salute dei cittadini di Bagnara Calabra e degli altri paesi rimasti sprovvisti di Guardia Medica».

«Da mesi – prosegue Conia – la postazione di Bagnara è carente e si profila la possibilità che il servizio resti chiuso anche a gennaio dal momento che sembra non ci siano medici disposti ad accettare l’incarico, anche a seguito dell’aggressione subita da un loro collega la notte del 21 dicembre. Una situazione del genere non è accettabile in tempi “normali”, figuriamoci con una pandemia in corso e gli ospedali al collasso».

«Piena solidarietà al giovane medico» da parte del gruppo consiliare bagnarese “Rinascita per Bagnara”, che presenterà una mozione al prossimo consiglio comunale della cittadina tirrenica (in programma giovedì 30 dicembre) per una presa di posizione del civico consesso a favore del medico aggredito ed un ordine del giorno per discutere delle carenze nel settore sanitario. «Data l’urgenza e la gravità della situazione – prosegue “Rinascita” – si auspica che le autorità si mobilitino per risolvere gli annosi problemi della nostra cittadina, col ridimensionamento del poliambulatorio e la chiusura del Punto di Primo Intervento (Ppi) di Scilla».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE