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REGGIO CALABRIA – La rapida diffusione del Coronavirus Covid 19 in provincia di Reggio Calabria ha destato più di un allarme nel corso delle ultime settimane e per il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, è ora di prendere provvedimenti più incisivi.

In forza di queste considerazioni con l’ordinanza n. 1 del 2022, firmata dal delegato Fortunato Varone, è stato disposto per i Comuni di Campo Calabro, Cinquefrondi, Ferruzzano, Galatro, Laureana di Borrello, Melicucco, Rizziconi, Roghudi, Rosarno, San Roberto e Taurianova, tutti nella provincia di Reggio Calabria, l’applicazione della zona Arancione a partire da domani 2 gennaio e fino a tutto il 9 gennaio prossimo.

In particolare, nella sua ordinanza Occhiuto precisa come «con nota del 30 dicembre 2021 il Commissario Straordinario dell’ASP di Reggio Calabria ha comunicato che nei Comuni di Campo Calabro, Cinquefrondi, Ferruzzano, Galatro, Laureana di Borrello, Melicucco, Rizziconi, Roghudi, Rosarno, San Roberto e Taurianova sussiste una situazione di rischio di espansione epidemica da SARS-CoV-2, per il superamento di diversi parametri e propone l’adozione delle misure di Sanità Pubblica».

Tuttavia «dall’analisi dei dati riportati nella relazione, si evidenzia la mancanza di alcuni dati previsti come necessari sia per la collocazione in zona rossa che in quella arancione», ma «in forza del principio di precauzione e a tutela dei gruppi più vulnerabili, a fronte della situazione problematica comunque rappresentata, è necessario provvedere ad adottare misure di mitigazione utili a ridurre il numero dei casi confermati e a frenare la trasmissione del contagio nei territori dei Comuni evidenziati dall’ASP di Reggio Calabria».

Le limitazioni della zona arancione

Per quanto riguarda le limitazioni imposte nella zona arancione, rispetto alla zona gialla la differenza principale riguarda la possibilità di spostarsi dal comune.

In zona arancione gli spostamenti sono limitati al solo Comune di residenza mentre per uscire dal territorio comunale è necessario avere motivi di lavoro, salute o necessità, da presentare con l’autocertificazione. È possibile uscire dal proprio Comune se conta meno di 5mila abitanti, ma senza andare verso il capoluogo di provincia.

È possibile fare attività motoria all’interno del proprio Comune di residenza e attività sportiva all’aperto e in forma individuale.

Resta possibile raggiungere le seconde case, ma soltanto il nucleo familiare stretto e la casa deve essere disabitata. Sono possibili visite da parenti e amici soltanto una volta al giorno e al massimo due adulti con minori di 14 anni

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