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L'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria

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MONASTERACE (REGGIO CALABRIA) – La famiglia del piccolo Pasqualino, bimbo affetto da ischemia bilaterale dell’arteria cerebrale media e urla a gran voce i propri diritti negati. Al piccolo infatti è stata negata da parte dell’Azienda Sanitari Provinciale di Reggio Calabria la “cannula” salvavita che gli permette di poter vivere, per un motivo semplice quanto doloroso, manca il budget e quindi l’Asp non può donare l’importante strumento salvavita.

Una situazione gravissima, per questo motivo si è deciso fra le altre cose anche di far partire una petizione online per sottolineare il grave dramma del piccolo e della sua famiglia costretta in sostanza ad elemosinare per un proprio diritto. Una vicenda che conferma la situazione difficile che vive la nostra regione per quanto concerne il punto di vista sanitario segnato non solo dall’emergenza covid.

E dire che la questione del piccolo bimbo residente a Monasterace tra interpellanze parlamentari, denunce alla Procura di Locri e richiami sui giornali è costantemente monitorata. Dalla cittadina ionica adesso questa petizione che vuole confermare il grido di indignazione ma anche la speranza costante che qualcosa si muova veramente. Davvero, se questa non fosse una tragedia immane potrebbe sembrare una barzelletta.

E invece è l’amara realtà della famiglia di un bambino che non riesce a far valere il suo diritto di essere assistito e tutelato pur avendone tutti i diritti sanciti dalla Carta Costituzionale. Diritti che troppo spesso non vengono garantiti ai cittadini e non certo per colpa loro.

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