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La cannula salvavita consegnata ai familiari di Pasqualino

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MONASTERACE (REGGIO CALABRIA) – La cannula salvavita per il piccolo Pasqualino, affetto da tetrapesi spastica distonica è arrivata e dopo tante preoccupazioni e con una petizione promossa da Isabella Notarachille, farmacista monasteracese che vive nel Nord Italia, che sta avendo molte adesioni con circa 2300 firme raccolte in ventiquattro ore, si può finalmente tirare un piccolo sospiro di sollievo.

Ma i genitori del bimbo monasteracese ribadiscono la sofferenza per una situazione che non tende a migliorare: “Resta il rammarico di dover ricorrere ad una massiccia esposizione mediatica al fine di tutelare i diritti di nostro figlio. Non siamo felici di vedere le nostre facce circolare ovunque. Non si dovrebbe ricorrere a tanto per dover rivendicare un diritto sacrosanto”.

I genitori del piccolo si augurano che l’interesse e sia tanto: “Auspichiamo che questo interesse non si disperda, ma serva da volano al fine di costruire un meccanismo che in futuro impedisca il ripetersi di tali inadempienze, che possono causare conseguenze gravissime alle persone”.

Per i genitori del piccolo Pasqualino tanti attestati di solidarietà in questi giorni e in queste ore, un fatto importante ma occorre guardare avanti: “Molti si sono indignati e tante sono state le chiamate per aiutarci. Ringraziamo davvero tutti ma la verità è che faremmo i salti mortali per nostro figlio, andremmo anche sulla luna per garantire tutto ciò che a lui necessita, le cannule e tutto il resto. Il punto non è questo; i diritti sono diritti e non possono essere violati in nessun modo. Soprattutto da chi dovrebbe garantirli. Questa è la nostra storia ma anche quella molti altri bambini e adulti. Noi ci siamo esposti in prima persona, e ci opporremo sempre a queste ingiustizie”.

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