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L'ospedale di Locri

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LOCRI (REGGIO CALABRIA) – Vince il concorso da primario e subito si dimette. «È una vicenda che deve far riflettere», tuona il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, il quale chiede «ma l’ordine dei medici, che nelle scorse settimane non ha lesinato aspre critiche per la mia iniziativa sui camici bianchi cubani, ha qualcosa da dire? E – prosegue – l’opposizione in Consiglio regionale? Il silenzio assordante di queste ore sorprende, e non poco».

Una storia che si ripete quella che oggi ha come protagonista il dottor Fulvio Furci. L’ortopedico in servizio presso l’ospedale di Polistena risultato il vincitore del concorso da primario del reparto di ortopedia dell’ospedale civile di Locri. Dopo il concorso Furci ha firmato il contratto per poi qualche giorno rinunciare all’incarico. Problemi personali sopraggiunti, sembrerebbero le motivazioni che hanno portato il medico alle dimissioni.

«Ci auguriamo – dichiara il presidente della Regione – che il dottor Furci, di cui si dice un gran bene, possa tornare sui suoi passi, ma è lampante come in Calabria sia estremamente difficile, come andiamo ripetendo da tempo, trovare medici disposti a lavorare in condizioni disagiate e in strutture ospedaliere complicate. E la storia del dottor Furci non rappresenta un’eccezione, ma in questi mesi l’ho vista e rivista decine di volte, per le più variegate figure professionali, in giro per i presidi ospedalieri della nostra Regione».

Per queste motivazioni che Occhiuto «da governatore e commissario della sanità, devo – dice- guardare avanti, ricercando soluzioni ai problemi, lavorando a concorsi più attrattivi, tenendo con ogni mezzo aperti gli ospedali, e garantendo il diritto alla salute ai calabresi». Non è la prima volta che accade all’ospedale di Locri che i medici destinati al presidio sanitario di contrada Verga rinunciano all’incarico. In questo caso il medico in servizio presso l’ospedale di Polistena si sarebbe dovuto trasferire a Locri. Due reparti quelli di ortopedia di Polistena e Locri che spesso lavorano in sinergia, altre volte invece sono stati contrapposti a causa dei tagli alla sanità; più volte il reparto di Locri è stato chiuso con più i pazienti e medici dirottati in quello di Polistena. Eppure, il reparto ortopedico Locri nonostante le difficoltà e le mancanze, brilla per le capacità le professionali e umane dei seppur pochi medici che, anche con grande sacrificio, vi prestano servizio.

Una vicenda, quella delle dimissioni di Furci, che per il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese è «strana e imbarazzante», che crea «incredulità e disagio». Il sindaco di Locri spiega di aver telefonato all’ortopedico per «invitarlo a rivedere la propria decisione che – dice Calabrese- ci mortifica e addolora e per offrirgli la vicinanza, il supporto e la tutela dell’amministrazione comunale, della città e dell’intera Locride». L’augurio di Calabrese è che il dottor Furci torni «sui propri passi e possa rivedere la sua posizione e venire a gestire il reparto di ortopedia per come da concorso dell’Asp. Se il Dottore Furci non dovesse cambiare idea, rispetto ai problemi personali sopraggiunti, sarebbe – conclude Calabrese- l’ennesima sconfitta per il territorio e una nuova triste pagina e ombra sinistra per l’ospedale della Locride».

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