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Il pronto soccorso di Locri

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REGGIO CALABRIA – Non solo i medici cubani nei prossimi giorni, al Pronto soccorso di Locri arriveranno anche i dottori specializzati in medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza (Mcae) dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

E questo perché la struttura, che adesso dovrà definire con precisione i turni e l’operatività del protocollo d’intesa, si trova in una situazione di carenza di personale quasi del tutto insostenibile.

La questione richiede un rafforzamento d’emergenza, già ampiamente praticato in altre Asp. A certificarlo è il direttore dell’ufficio gestione risorse umane dell’Asp di Reggio Calabria, Filippo Carrozza, che in una comunicazione al commissario del Pugliese Ciaccio sottolinea la necessità «di reperire, in regime di prestazioni aggiuntive, previa sottoscrizione accordo, dirigenti medici nella disciplina Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza» in «considerazione della necessità di garantire la continuità assistenziale».

Definitivamente messa al bando (ma non per tutti, vedi Asp di Vibo Valentia), la ricerca di medici a gettone attraverso cooperative o agenzie interinali, la soluzione tampone è questa. L’accorso ha validità fino alla fine dell’anno e non potrà rinnovarsi in automatico.

Ai dottori che, fuori dal turno di lavoro al Pugliese Ciaccio, vorranno effettuare prestazioni aggiuntive nel Pronto soccorso di Locri saranno corrisposte ottanta euro all’ora più un rimborso per le spese di viaggio. Ma i dottori che hanno già espresso la propria disponibilità potranno essere trasferiti anche in altri ospedali dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria.

Tutto questo senza contare i sedici dottori cubani su 52 totali che dal 20 di gennaio dovranno prendere servizio tra gli altri anche nello spoke di Locri. Qui andranno in servizio un cardiologo, un’ostetrica, dieci specializzati in terapia intensiva ed emergenza da destinare al Pronto soccorso, tre ortopedici e un radiologo.

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