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Francesco Nucara

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CATANZARO –  Era, forse, l’ultimo dei repubblicani. Sicuramente era in simbiosi con l’Edera mazziniana. Il reggino Francesco Nucara è morto all’età di 82 anni dopo una lunga e travagliata carriera politica che l’ha visto guidare il Partito repubblicano italiano. Partito questo che negli anni della Prima Repubblica fu definito la coscienza critica della democrazia secondo un’espressione del tempo che poi era una sorta di identikit di Ugo La Malfa, la “Cassandra” della politica italiana.

Nucara è stato lamalfiano del padre ma non del figlio Giorgio che fu espulso dal partito nel 2011 proprio perché entrò in conflitto con Nucara da cui divergeva nella collocazione strategica del partito che si avvicinava all’area  berlusconiana.

Nucara, nato a Reggio Calabria il 3 aprile del 1940, è stato più volte viceministro e sottosegretario nel governo Berlusconi nel 2005 e 2006 e sottosegretario nel Governo Andreotti dal 1989 al 1991.

Si era iscritto al Pri di Ugo La Malfa e Ugo Visentini nel 1963 dove ha ricoprì, fra le altre, le cariche di segretario regionale per la Calabria, di responsabile dell’Ufficio per il Mezzogiorno e per tantissimi anni di segretario nazionale. Intensa la sua storia politica, soprattutto in Calabria dove divenne uno dei massimi esperti della politica della Cassa per il Mezzogiorno.

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