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Crisi in seno alla maggioranza che sostiene Giuseppe Falcomatà con Dp, Pd e Italia Viva che disertano il Consiglio Comunale di Reggio

REGGIO CALABRIA – Altroché giunta pronta da sfornare nella tenera cornice natalizia: l’atteggiamento oltranzista del sindaco Giuseppe Falcomatà nel definire i criteri della sua nuova squadra (azzeramento e totale rinnovamento) ha irrigidito i partiti con un effetto boomerang e oggi tanti componenti della maggioranza (nello specifico Pd, Dp e Italia Viva) hanno girato le spalle al primo cittadino. Ma procediamo con ordine.

Il gruppo consiliare del Pd annuncia che «l’attuale discussione, aperta dal Sindaco, in ordine alla composizione della Giunta Comunale, si sta sviluppando viziata da una partenza improvvida, generando così una condizione di incertezza e di instabilità che non consente ai rappresentanti istituzionali dei partiti (consiglieri ed assessori comunali) di svolgere con la dovuta determinazione il loro ruolo all’interno di una coalizione che vorremmo solida ed unita attorno alla figura del Sindaco, così come è stato sin’ora in questi lunghi 9 anni di difficile e complesso percorso amministrativo».

Il gruppo consiliare ribadisce «con orgoglio il percorso politico sin qui svolto attraverso una classe dirigente che, sostenendo la candidatura del Sindaco Giuseppe Falcomatà, ha inteso assumersi la responsabilità di governare un Comune in condizioni economico finanziarie ed amministrative davvero drammatiche. Se l’Amministrazione comunale e la città di Reggio Calabria possono oggi programmare con fiducia e speranza la futura attività politica ed amministrativa, ciò è grazie al servizio svolto dai nostri assessori, dai consiglieri comunali e, certamente, dal Sindaco. Da qui bisogna ripartire dando risposte alla città con autorevolezza e con la politica, evitando di scadere in personalismi e rancori che non servono alla città».

A questo punto il messaggio è netto: «Chiediamo che ci sia chiarezza su quale programma si vuole lavorare in questi pochi mesi di fine legislatura e che la Coalizione si riunisca nel più breve tempo possibile, per poter nuovamente offrire al Sindaco una maggioranza solida e forte che consenta di portare a compimento nel migliore dei modi il mandato elettorale, con la consapevolezza che soltanto attraverso “un gioco di squadra”, vero e non solo annunciato, tale obiettivo potrà essere realizzato».

Dal canto suo Italia Viva rincara la dose e chiede «un’alleanza nuova che metta al centro della propria azione il futuro della città di Reggio Calabria. Alla luce delle ultime diatribe, riguardanti la nuova composizione della giunta comunale, Italia Viva, ripartendo da propositi di rinnovata collaborazione e buona volontà, senza alcun cedimento sul terreno dell’autonomia, della dignità e della responsabilità di una classe dirigente pienamente espressione del territorio reggino, intende unirsi al contributo di tutte quelle forze partitiche che desiderano concorrere a rafforzare un percorso unitario e di rilancio di questa amministrazione comunale».

Per IV «Reggio Calabria è tuttora una città ferita che fatica ogni giorno per riconquistare una normalità difficile, grazie alle amministrazioni sinora guidate da Giuseppe Falcomatà, si sta faticosamente invertendo la rotta rimettendo la città sui binari della legalità, della trasparenza e della corretta amministrazione». Di conseguenza «Italia Viva vuole costituire una risposta a tutte le istanze di rappresentanza e contemporaneamente proiettare le basi per un nuovo rilancio politico sociale della città di Reggio e della sua Area Metropolitana».

In sostanza «Italia Viva c’è, ed è in campo con il suo carico di professionalità serietà e competenza, con una ritrovata forza e con la voglia e la capacità di competere e stare al passo delle sfide che l’attendono. Italia Viva ha questo orizzonte e intende avviare un cantiere nuovo, caratterizzato dalla discontinuità, di taglio riformista, aperto a tutte le forze autenticamente tali che non si piegano dinanzi alle difficoltà ma che con fermezza e perizia avranno il coraggio e la dignità di fronteggiare i futuri problemi e le nuove sfide che verranno».

Il vero problema però, resta quello di sempre: ovvero l’arroccamento del sindaco Falcomatà, nel design della nuova giunta, alla volontà di avere una squadra nuova di zecca. Scelta legittima ma che va declinata per tutti e non solo imposta ai partiti della coalizione. A restare fuori dalla volontà di rinnovamento infatti c’è l’assessore, considerato ormai nome proprio del sindaco (nonostante l’appartenenza politica a Italia Viva) all’interno dell’attuale giunta, Paolo Brunetti. Per Brunetti, infatti, Falcomatà chiede invece continuità: lo rivuole in giunta e peraltro desidera che venga espresso proprio da Iv (tenendosi così libera una casella di propria espressione da occupare con un altro nome sempre) che, non riconoscendolo più come organico, avanza un altro nome (quello del segretario cittadino Nocera).

DUE DI PICCHE – Oggi intanto i Democratici progressisti hanno protocollato l’ufficiale adesione al gruppo dell’ex Pd, Nino Castorina ed andranno a colloquio con il sindaco Falcomatà, cui ribadiranno la volontà di essere aperti a tutte le soluzioni di giunta possibili (quindi anche azzeramento) ma con pari dignità (che tradotto in soldoni significa siamo diventati 4 consiglieri ci spettano due assessorati). L’ultimatum dei Dp prevede che in assenza di risposte positive si andrà al solo appoggio esterno senza neppure ruoli nelle commissioni. Dp, Italia Viva e Pd hanno disertato la riunione del consiglio che si è svolto solo grazie alla presenza in aula della maggioranza.

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