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Una seduta del Consiglio regionale

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REGGIO CALABRIA – È stato rinviato a una prossima seduta del Consiglio regionale l’esame della proposta di provvedimento amministrativo “Presa d’atto degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-2027-avvio del percorso di definizione del Por Calabria 2021-27”.

Il rinvio è stato deciso dal Consiglio regionale odierno dopo che il capogruppo del Pd, Domenico Bevacqua, aveva reso noto la presenza, nella pratica, di un errore, la citazione del territorio lombardo invece di quello calabrese.

Sul provvedimento, relazionato in aula dal consigliere regionale Giuseppe Neri, si era precedentemente sviluppato un dibattito avviato dal capogruppo di FdI, Filippo Pietroapolo: «Trattandosi del primo passo per la programmazione comunitaria 2021-27 lancio un appello affinché tutti noi, anche l’opposizione, anche se siamo in un regime di prorogati, siamo attenti e vigili perché – ha sostenuto Pietropaolo – non ci sia dispersione delle risorse».

Quindi, l’intervento di Bevacqua, che ha detto di «apprezzare l’appello di Pietropaolo» esprimendo però «amarezza per l’assenza dall’aula del presidente facente funzioni della Giunta Spirlì, trattandosi di un atto così importante per il futuro della Calabria perché legato alla grande opportunità dei fondi comunitari, e mi spiace anche la stringata relazione del collega Neri: l’assenza di Spirlì è un atto grave, che denuncio pubblicamente. Anche perché – ha sostenuto il capogruppo del Pd – questo piano strategico, peraltro molto generico, a un certo punto cita il territorio lombardo, è evidente un ‘copia incolla’ infelice. È davvero vergognoso vedere un piano strategico per la Calabria dove si parla di territorio lombardo. Piano molto generico».

Sulla stessa lunghezza d’onda di Bevacqua il consigliere regionale di IriC, Graziano Di Natale, per il quale «certi errori sono inaccettabili, e poi parliamo di un piano che non si sa dove e con chi sia stato discusso».

Il capogruppo dell’Udc, Giuseppe Graziano, ha definito «giusto recepire gli input dell’opposizione ma eviterei di fare speculazioni politiche. Tante volte è capitato di trovare refusi nelle relazioni ai testi normativi e ai provvedimenti amministrativi, e può anche prendere spunto da altri esempi positivi, inoltre non è giusto attaccare il presidente facente funzioni Spirlì, che non è assente ingiustificato perché impegnato in questi momenti in un delicato incontro con il livello governativo sull’emergenza Covid. Però l’errore c’è, come maggioranza – ha rilevato Graziano – proponiamo di ritirare il punto per correggere gli errori».

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, è intervenuta per motivare l’assenza di alcuni esponenti dell’esecutivo, motivata da impegni istituzionali. Infine, il consigliere regionale della Lega, Filippo Mancuso, ha espresso la necessità di «fare chiarezza sull’errore, individuando anche gli eventuali responsabili» e affermando di condividere la richiesta di rinvio della pratica. La proposta di rinvio è stata infine approvata dall’aula. 

Rispetto alle critiche del Pd per il refuso relativo alla Lombardia, Bevacqua ha affermato: «Il centrodestra ha presentato oggi in Consiglio il piano con cui la Calabria dice cosa dovrebbe fare con i prossimi fondi europei. Peccato che, invece di calare nella realtà calabrese gli “obiettivi” europei, la Giunta ha fatto, o ha fatto fare, un ‘copia e incolla’ di documenti già approvati da altre Regioni. Un solo esempio: a pagina 98 del documento si legge testualmente: ‘Lo squilibrio tra aree urbane e rurali risulta un nodo di estrema rilevanza per lo sviluppo sostenibile ed integrato del territorio lombardo’». 

«Evidentemente – sostiene Bevacqua – il “copia e incolla” è stato fatto così in fretta che non ci si è neanche presi la briga di rileggere quel che si andava copiando e di cambiare i riferimenti originali. La cosa davvero incredibile, poi, è che la frase riportata è stata inserita in un paragrafo dedicato alla difesa idrogeologica del territorio costiero. E tutti siamo a conoscenza delle centinaia di chilometri di costa che segnano i confini della Lombardia! Ora – ha aggiunto il capogruppo del Pd in Consiglio regionale – se c’è una cosa che sicuramente neppure la Lega Lombarda riuscirà mai a fare è di spostare il nostro mare a Milano».

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