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Guido Longo in Consiglio regionale

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REGGIO CALABRIA – Una intera seduta del Consiglio regionale dedicata esclusivamente alla situazione della sanità in Calabria, con la partecipazione del presidente Nino Spirlì e del commissario della sanità Guido Longo.

Un dibattito corposo, con gli interventi cruciali del governatore e del prefetto, oltre alle dichiarazioni di diversi consiglieri regionali. Molti i temi affrontati e compresi tra l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e le incertezze legate all’Aziende sanitarie provinciali, fino a quello della clinica Sant’Anna di Catanzaro. Ore di dibattito per confermare quanto già noto: la gestione della sanità in Calabria è inesistente. Eppure, nonostante una sorta di presa di coscienza ufficiale, poche sono state le risposte concrete.

La mala gestione delle Asp

A sancire una volta per tutte il degrado che regna nelle Aziende sanitarie, è stato il prefetto e commissario Guido Longo: «Ho trovato una sanità in condizioni precarie, sia sotto l’aspetto gestionale che funzionale – ha spiegato – nella quale il livello delle prestazioni è molto al disotto dei Lea, con due Aziende sanitarie sciolte per mafia, una delle quali ha già chiuso questa fase, lo scorso 11 marzo, l’altra lo sarà fino ad ottobre».

Rispetto all’Asp di Reggio Calabria, Spirlì ha ammesso che la commissione straordinaria «non ha sortito l’effetto sperato sul piano della gestione aziendale e non ho potuto constatare passi avanti. Sto concordando con il nuovo commissario straordinario la strategia da seguire, per cercare quantomeno di quantificare il debito, posto sempre il punto fondamentale, come ho già segnalato, di aprire una gestione stralcio, in modo da separare il passato con il presente. Altrimenti non se ne esce. Lo stesso dicasi per l’Asp di Cosenza falcidiata da una inchiesta giudiziaria che ne ha decapitato i vertici, e dove si è accertata la falsità di tre bilanci, quelli del 2015, del 2016 e del 2017 che ha impedito di predisporre gli atti relativo al 2018 e 2019».

«La contabilità “per saltum” – ha sottolineato il commissario Longo – non consente nessun tipo di rendicontazione. Per questo ho chiesto ai Ministeri una deroga ai termini trimestrali, almeno per quantificare il debito del contenzioso. Una richiesta di cui aspetto ancora risposta. Altre criticità riguardano Vibo Valentia, Crotone, Aziende Pugliese-Ciaccio e Mater Domini dove nel 2018 e 2019 emerge un disavanzo non giustificabile, così come l’Asp di Catanzaro».

La vertenza sulla clinica Sant’Anna

Longo ha poi provato a gettare acqua sul fuoco delle polemiche relative all’annosa discussione della clinica Sant’Anna di Catanzaro, dove sono a rischio centinaia di posti di lavoro, Longo ha sostenuto: «L’accreditamento è stato fatto. Le verifiche sono state fatte e tutto è risultato secondo legge. E’ in corso una interlocuzione con l’Asp di Catanzaro per la firma dei contratti di accreditamento per il 2021, fermo restando il procedimento penale pendente, che ha un percorso parallelo e separato. Anche qui – ha proseguito – siamo in fase di interlocuzione con l’Autorità giudiziaria per capire come definire una volta per tutte questa situazione. Sulle prestazioni si sono già tutti espressi, compresa l’Agenas, considerando che già nel DCA n. 64 del 5 luglio 2016, il S. Anna Hospital è tra le strutture sanitarie ospedaliere».

Nuovo programma operativo per la sanità

Longo ha informato di aver già avviato il nuovo Programma operativo 2022/2014, «poiché – ha detto – quello 2019/2021 è ormai inattuale rispetto all’emergenza covid-19», aggiungendo anche che «la Calabria è l’unica Regione d’Italia che ha tre piani vaccinali, che si sono susseguiti secondo gli step di
attuazione. Con il prossimo Piano Operativo 2022/2024 contiamo di poter ridisegnare la sanità in Calabria».

Spirlì e la lotta al Covid

Nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, il presidente Spirlì ha cercato di rassicurare sul fronte della lotta alla pandemia: «Le nostre previsioni – ha detto – ci dicono che, da qui al prossimo 5 maggio, arriveremo a più di 15mila vaccinazioni anti-Covid al giorno».

«Grazie alla piattaforma per le prenotazioni – ha detto ancora Spirlì –, abbiamo le previsioni minime sulle somministrazioni, provincia per provincia. Questa macchina organizzativa, con la collaborazione di Protezione civile, personale sanitario ed Esercito, sta funzionando. Ed è giusto che a essa si uniscano tutte le organizzazioni locali e i sindaci. Alla luce della nostra attuale potenza di fuoco, credo dunque che la richiesta di indire ulteriori “Vax day” sia quasi superflua».

L’utilizzo della piattaforma, secondo Spirlì, «è indispensabile» perché «se non vengono caricati i dati quotidianamente ci ritroveremo sempre agli ultimi posti in tutti gli elenchi». Il presidente della Giunta ha poi riferito che la vaccinazione degli over 80 ha raggiunto il 63%: «Abbiamo avuto un colpo di reni anche grazie alle vaccinazioni degli ultimi giorni».

Villa Bianca e l’Esercito

«Abbiamo avuto l’assicurazione del generale Pirro – ha poi aggiunto Spirlì – di poter usufruire di un numero congruo di ventilatori per terapie sub-intensiva e intensiva. Significa che, anche grazie alla definitiva ristrutturazione che sta avvenendo in queste ore, avremo l’opportunità di utilizzare la struttura di Villa Bianca di Catanzaro come un ospedale».

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