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STILO (RC) – E’ stato inaugurato venerdì 5 dicembre nel Palazzo San Giovanni di Stilo il Centro Studi internazionale dedicato al filosofo Tommaso Campanella.
La presentazione della nuova istituzione è stata fatta dal sindaco di Stilo, Giancarlo Miriello, dal presidente Maria Tropeano e dalla responsabile del comitato scientifico, Germana Ernst, la massima studiosa al mondo di Campanella. La cerimonia di venerdì ha segnato un altro passaggio “storico” per la cittadina di Stilo con la riapertura, dopo diversi secoli di abbandono, dell’antica biblioteca monastica di Palazzo San Giovanni, un tempo convento di diversi ordini religiosi, dai padri Paolotti, ai Basiliani e, infine, ai Liguorini. Il locale biblioteca è stato ripristinato quasi integralmente e nei suoi arredi originali sono stati riportati parte degli incunaboli, cinque centine e altri libri antichi una volta conservati nella stessa biblioteca.
L’inaugurazione ha costituito, oltretutto, il prologo ad una due giorni di studi e di riflessioni sulla figura e l’opera del Grande calabrese. Ha introdotto il momento inaugurale il presidente del Gal Alta Locride, Enzo Minervino, che ha illustrato il programma degli eventi che proseguiranno anche sabato 6 dicembre a Stilo. Il sindaco di Stilo si è soffermato sul valore culturale dell’iniziativa fortemente voluta dall’amministrazione comunale. Poi è stata la volta della professoressa Germana Ernst che, tra l’altro, da anni è cittadina onoraria di Stilo in virtù di una deliberazione consiliare del 2007. Ernst, che è stata individuata già dal comitato di gestione del Centro studi quale coordinatrice del Comitato scientifico, si è detta onorata di ritornare a Stilo e ha vantato la concretizzazione della nuova istituzione, dichiarandosi certa del lavoro che potrà svolgere per la valorizzazione a livello mondiale del grande filosofo e pensatore calabrese, per il quale ha impegnato la maggior parte degli anni della sua vita, mediante studi, ricerche e pubblicazioni, che hanno reso possibile una maggiore e più appropriata conoscenza di Tommaso Campanella.
Le conclusioni sono state del presidente del Gal Serre Calabresi, Renato Puntieri, che ha motivato l’impegno dell’organismo verso i settori culturali, nella convinzione che essi debbano rappresentare l’asse trainante delle politiche attuali, soprattutto in un territorio come quello calabrese che ha risorse che vanno solo più considerate e valorizzate nella giusta maniera affinchè portino sviluppo reale alle comunità.
Presentato anche il logo grafico rappresentativo del Centro, che riprende una più autentiche raffigurazioni di Campanella e altre immagini tratte dal frontespizio originale di una delle opere del filosofo (la campana dell’Apologia pro Galilei) e l’autografo dello stesso filosofo, ripresa da una delle lettere inviate dallo stesso allo scienziato fiorentino. La presentazione del Centro studi ha rappresentato il primo momento della giornata, proseguita con incontro con le scuole di Stilo, dove la Ernst ha parlato ai ragazzi di Campanella e della sua Calabria. La sessione pomeridiana è stata contraddistinta da un seminario a più voci che ha avuto come location la chiesa dei Domenicani, nel centro storico di Stilo. E’ stato presentato l’Archivio di Campanella e, per la prima volta, un ritratto ottocentesco, opera di un pittore francese, che ritrae Tommaso Campanella in carcere. Francesca Prestia, l’ultima cantastorie di Calabria, ha chiuso in maniera originale e colta la prima delle due giornate del seminario, riprendendo i suoi racconti musicati secondo la cultura popolare calabrese dalle opere principali del filosofo di Stilo.

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