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NEL 2021 ricorreranno i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. E domani si celebra la prima Giornata dedicata all’autore della “Commedia”. La scelta del 25 marzo è dovuta al fatto che è riconosciuta come l’inizio del viaggio ultraterreno della Commedia.

Da secoli la forza visionaria di Dante non smette di parlarci e di incantarci. «Questa prima edizione – dice il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini – avviene in un momento difficile. Rivolgo un appello agli artisti: il 25 leggete Dante e postate i vostri contenuti. Dante è l’idea stessa di Italia. E ora è ancora più importante ricordarlo per restare uniti».

Domani, sul canale YouTube del Mibact sarà trasmesso un filmato con vari contributi di esperti. Il ministero dell’Istruzione invita docenti e studenti a leggere, alle 12, passi dalla Commedia, nell’ambito della didattica digitale. Lo stesso appello è rivolto ai cittadini, chiamati a farlo da casa (e per tutto il giorno sui social; gli hashtag sono #Dantedì e #IoleggoDante).

In Calabria molte Sedi della cultura statali, afferenti al Polo museale, guidato dalla dottoressa Antonella Cucciniello, hanno richiami, similitudini con il mondo dantesco.

Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia.

All’interno del Museo Archeologico Nazionale di Vibo Valentia sono custoditi alcuni reperti che rappresentano delle sirene, figure mitologiche dal corpo metà uccello e metà donna. Le Sirene compaiono nel XII libro dell’Odissea. L’Ulisse dantesco è simile a quello classico, dotato di insaziabile curiosità e abilità di linguaggio e compare nel XXVI canto dell’Inferno, sottoforma di fiamma. Egli racconta le peripezie del suo viaggio di ritorno da Troia e come, spinto dalla sete di conoscenza, cerca di convincere i suoi compagni a proseguire il viaggio pronunciando la famosissima frase: “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”. Sete di conoscenza che lo porterà alla rovina.

Musei e Parco Archeologico Nazionale di Locri.

In sintonia con il museo di Vibo Valentia che per il Dantedì propone un collegamento tra mondo antico e mondo ricordando Ulisse, il canto ammaliatore delle Sirene e il suo incontro nel XXVI canto dell’Inferno con Dante, il museo di Locri con l’intento di creare un fil rouge tra i musei calabresi e il loro ricco e sfaccettato patrimonio, vuole testimoniare la presenza di manufatti raffiguranti le Sirene esposti lungo il suo percorso espositivo. Produzioni che tra VI e V secolo a.C. costituiscono una delle espressioni più caratteristiche dell’artigianato locrese.

Museo Archeologico Lametino.

Il Museo archeologico Lametino (Lamezia Terme) sposta in rete tutte le iniziative organizzate per il primo “Dantedì”. Sulla pagina FB (https://www.facebook.com/museoarcheologicolametino/) del museo l’appuntamento si raddoppia. Si inizia oggi con il pre-evento “Aspettando il #Dantedì”, durante il quale Laura Montuoro, socio della “Società Dante Alighieri – Comitato locale Soverato”, citando alcune terzine del XV Canto del “Paradiso”, inviterà a partecipare attivamente alle celebrazioni. Per l’appuntamento nazionale fissato dal Mibact per le ore 12 di mercoledì 25, il Museo ha, invece, organizzato l’iniziativa “#IoleggoDante, ma in calabrese”. È prevista una lettura in streaming a cura di Domenico Benedetto D’Agostino, curatore del Progetto “PoesiaInCostruzione, di alcune terzine del XXVI Canto dell’“Inferno” tratte da “‘U Mpiernu, ‘U Prigatoriu, ‘U Paravisu”di Salvatore Scervini (Acri 1847-1925). Si tratta della trasposizione in calabrese dell’opera dantesca. Completeranno il programma numerosi post con approfondimenti e curiosità, tra cui: un’esposizione inedita sulla nostra bacheca virtuale di un’edizione unica al mondo della “Divina Commedia” (ed. Manzani, Firenze 1595), messa a disposizione da Giovanna Adamo, presidente dell’Associazione artistico-culturale “Arte & Antichità Passato Prossimo” di Lamezia Terme; un omaggio da parte dell’illustratrice lametina Felicia Villella; la partecipazione al flash mob della “Società Dante Alighieri” previsto per le ore 18 del 25 marzo con l’intervento di Samuele Anastasio, speaker di Radio Soveria, che aprendo la finestra della sua casa declamerà, come richiesto, le due terzine del canto dantesco in cui Paolo e Francesca dimostrano che l’amore vince tutto. L’iniziativa è a cura della dottoressa Rosanna Calabrese, funzionario archeologo del Polo museale della Calabria.

Museo Archeologico di Metauros Gioia Tauro.

All’interno del Museo Archeologico Nazionale di Mètauros sono custoditi moltissimi reperti provenienti dai corredi tombali della necropoli. Collegamento culturale diviene Caronte e la sua figura di traghettatore delle anime nel loro percorso di vita ultraterrena attraverso la presentazione di due litografie di Gustave Dorè. Grazie alla collaborazione dell’architetto e scenografo Lorenzo Pio Massimo Martino sarà pubblicato il video L’incontro infernale tra il Sommo e il traghettatore delle anime perdute (Commedia narrata a cura di Lorenzo Pio Massimo Martino). Seguirà nel pomeriggio per #ioleggoDante un tag sul fumetto di Mètauros realizzato da Federico Manzone (nato nell’ambito dell’iniziativa Fumetti nei Musei 2020) reso visibile on-line per la giornata del 25 marzo su issuu.com/coconinopress).

Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium – Roccelletta di Borgia.

Il Museo e parco archeologico nazionale di Scolacium celebra Dante Alighieri con un contributo sui suoi canali social basato sul pensiero trinitario di Gioacchino da Fiore nella Divina Commedia, con radici lontane in Cassiodoro, nativo di Scolacium. La Commedia ha uno schema triadico, secondo le tre età del padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Anche Cassiodoro trova nei Salmi la dottrina della Trinità.

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