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ROMA – Nella 25esima edizione di Ecosistema Urbano, la classifica stilata da Legambiente sulla vivibilità della città italiane, è Mantova ad avere il miglior ambiente urbano, seguita nell’ordine da Parma, Bolzano, Trento e, prima delle citta del sud, Cosenza.

Proprio la città calabrese è la sorpresa della classifica di Legambiente presentato stamani a Milano e che vede in coda Catania, poi risalendo Agrigento, Massa, Frosinone e Palermo.

Il rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia si basa su 17 parametri raggruppati in 5 macroaree (aria, acqua, rifiuti, trasporti, ambiente, energia). A fronte di un ipotetico punteggio di 100 che spetterebbe a un capoluogo in grado di rispettare tutti i limiti di legge e di garantire una buona qualità ambientale.

Per quanto riguarda le città calabresi, come detto, la prima delle calabresi e delle città meridionali è Cosenza che si classifica al quinto posto guadagnando 8 posizioni rispetto allo scorso anno e fermando ad un punteggio di 71,42 su 100.

Per trovare le altre città calabresi è necessiario scendere fino al 42esimo posto occupato dalla città di Catanzaro che, comunque, guadagna 17 posizioni rispetto allo scorso anno fermandosi a 55.58 punti su 100. La terza città calabrese in classifica è Reggio Calabria per la quale bisogna scivolare fino al 74esimo posto con 11 posizioni perse rispetto allo scorso anno con un punteggio di 46,30 su 100. Crotone occupa il 92esimo posto perdendo cinque posizioni rispetto allo scorso anno con 40,62 punti su cento e, infine, Vibo Valentia si ferma al 96esimo posto su 104 perdendo altre 5 posizioni rispetto allo scorso anno con un punteggio di appena 37,51 punti su cento.

Alberto Fiorillo, uno dei curatori del rapporto, individua «due specie distinte di centri urbani, diverse da quelle solite nord-sud, grandi-piccoli, ricchi-poveri. Da una parte città formica, laboriose, che non s’accontentano, dall’altra città cicala, che cantano future trasformazioni e in realtà assecondano la crisi ambientale urbana anziché cercare di correggerla».

«Il cliché, valido in passato, del centro urbano medio-piccolo del nord come luogo predestinato alla qualità ambientale non è più universalmente valido – aggiunge Fiorillo -. Lo dimostrano i balzi avanti della metropoli Milano e della meridionale Cosenza. Non più liquidabili come singole eccezioni, dal momento che Ecosistema Urbano registra prestazioni positive anche a Oristano, Macerata, Pesaro»

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