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 «IL Sud del Mondo»: è questo il tema della nona edizione del Magna Graecia Teatro Festival, presentata ieri a Roma nella sede della Regione Calabria. La rassegna partirà il prossimo 15 luglio in 13 siti archeologici della Calabria e già dalla scorsa edizione è uscita dai confini della regione con alcune rappresentazioni inedite di spettacoli nazionali.   «Quando il sud alza il livello e la qualità – ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri – corre il rischio di non essere compreso, ma il nostro compito è di promuovere una grande operazione culturale nazionale che parta dalla Calabria».  

 Per il secondo anno consecutivo la direzione artistica del festival è affidata al maestro Giorgio Albertazzi, che a chi gli chiede garanzie sul suo ruolo risponde citando Oscar Wilde, «l’unica garanzia è il mio nome», sottolineando anche «il difficile compito di dover scegliere solo 13 spettacoli a fronte dei trecento progetti proposti».   Albertazzi ha scelto i progetti che uniscono una originale proposta culturale a elementi di particolare attrattiva per il pubblico come Moni Ovadia, Peppe ServiIlo, Peppe Barra, Rocco Papaleo, Pino Insegno, Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo; giovani drammaturghi, registi e attori con testi originali come Emiliano Reggente ed Eleonora Danco; scritti appositamente per il Festival e realtà calabresi come Pier Paolo Polcari con lo spettacolo Intraterrae; la compagnia calabrese Scena Verticale con lo spettacolo Italianesi, di e con Saverio La Ruina, prodotto con il sostegno della Sovrintendenza dei Beni culturali della Calabria; la compagnia reggina Scena Nuda, che con Balletto Civile di La Spezia e Fondazione Teatro Due di Parma presenta Troiaparadise; Roberto d’Alessandro con lo spettacolo Terroni, tratto dall’omonimo libro di Pino Aprile, e il duo comico Battaglia e Miseferi.   

«Tutte queste compagnie – ha detto ancora Giorgio Albertazzi – con i loro progetti, ampliano lo sguardo dalla regione di provenienza a tematiche universali».   Di particolare significato,  è che tra i 13 spettacoli proposti, per un totale di 54 rappresentazioni, ben sette sono produzioni originali realizzate appositamente per il Magna Graecia Teatro Festival, mentre altre sei saranno anteprime nazionali, così come ampio spazio è stato riservato alla produzione teatrale regionale, presente con cinque compagnie su 13, sintomo della grande qualità raggiunta. Le rappresentazioni andranno in scena fino al 9 settembre. I 13 siti archeologici calabresi che ospiteranno le rappresentazioni sono il Parco archeologico di Cirella a Diamante; il Parco Archeologico di Capo Colonna a Crotone; l’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia a Lamezia Terme; il Parco archeologico dei Taureani a Palmi; il Castello Aragonese di Reggio Calabria; il Parco Scolacium di Roccelletta di Borgia; il Parco archeologico di Sibari a Cassano allo Jonio; il Castello normanno-svevo di Vibo Valentia; il Parco archeologico di Medma a Rosarno; il Teatro di Torre Marrana a Ricadi; il Tempio di Marasà del Parco Archeologico di Locri Epizefiri; il Parco archeologico di Kaulonia, a Monasterace, e la Villa Romana di Casignana. 

 

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