X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

 

LA CALABRIA lo aveva adottato, ma forse è più corretto dire che era stato Carlo Rambaldi ad adottare la Calabria. Il padre di Et, King Kong e Alien era sceso a vivere a Lamezia Terme, città in cui risiedeva la figlia Daniela. E numerosi, nel corso degli anni, sono stati gli incontri che in differenti luoghi della Calabria lo videro protagonista di dibattiti. Con qualche chicca, che ora resta quasi a tracciare un suo testamento. A proposito delle sue opere, ad esempio, disse una volta a Reggio Calabria: «Per noi che realizziamo queste cose, poiché sappiamo come sono fatte, credo che l’emozione che proviamo non sia valida come quella che il pubblico può avere. Non ci rendiamo conto di come il pubblico potrà reagire di fronte alla visione di una certa cosa. Per me è un mistero». Parlando con i bambini a Catanzaro, invece, spiegò come maturare senso critico nei confronti del cinema: «Vi dico io cos’è il cinema – ha detto rivolgendosi ai piccoli – quando il cinema vi fa ridere, voi dovete piangere, quando il cinema vi fa piangere, voi dovete ridere». In quell’occasione svelò anche un suo desiderio: «Il Pinocchio è un film che ancora non è stato fatto. Quello di Comencini è una storia un po’ lunga da raccontare». «Lo farà lui» intervenne la moglie Bruna, crotonese d’origine. 

 

Un pensiero, a Ricadi, Rambaldi lo dedicò anche alla terra di Calabria: «Il turismo, da queste parti, ancora non si è sviluppato a sufficienza, bisogna pubblicizzarlo, investire nelle infrastrutture, dare maggiore visibilità a questi stupendi paesaggi. Il mare di Capo Vaticano-Tropea è bellissimo, a Rimini un mare così se lo sognano».

Redazione web

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE