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Definito il cartellone della XIV^ edizione del Kaulonia Tarantella Festival, in programma dal 21 al 25 agosto. “La primavera del Mediterraneo” farà di Piazza Mese di Caulonia l¹ombellico della musica etno-popolare. Tarantella, Pizzica, Tammuriata, Saltarello, suoni e danze del Maghreb  saranno il sale delle notti di fine estate dell¹alta Locride. Le maggiori espressioni canore ed artistiche del settore si esibiranno al Kaulonia Tarantella Festival. Da Eugenio Bennato a Davide Van de Sfroos, da Teresa De Sio e Mimmo Cavallaro a Noureddine, al cantastorie per antonomasi: Otello Profazio. Assieme a loro l¹orchestra di Roma Tarantella ed il complesso bandistico “Città di Caulonia” del maestro Pietro DeMauro, nonché l¹orchestra Zamora Moon.

Quindi, il meglio dei gruppi calabresi: Taramproject, Quartaumentata, Francesco Loccisano, Parafonè, Astiokena, Sabatum Quartet, Mattanza. Ancora, la vetrina “Caulonia Future 2012”, il proscenio per le nuove proposte calabresi. Non sarà solo musica e spettacolo. Per l¹occasione arriveranno e Caulonia personalità della cultura calabrese per importanti seminari. Ettore Castagna tratterà della Lira calabrese nelle culture musicali del Mediterraneo; Luigi Maria Lombardi Satriani e Vito Teti per ³Un nuovo senso dei luoghi e delle “identità”; Rosalba De Bonis  tratterà “La famiglia De Bonis e la chitarra battente in Calabria”; mentre Pasquino Crupi, Tonino Perna, Enzo Città, Piero Bevilaqua per “Il Sud è in noi”.

Inoltre, il “paese che balla” offrirà ai visitatori i corsi gratuiti di Ballo Tradizionale, Tamburello, Organetto, Chitarra Battente, Zampogna e Lira calabrese. La serata di apertura dei concerti offrirà Eugenio Bennato in una proposta artistica e culturale di grande levatura. Con lui, Pino Aprile, autore di best-seller come “Terroni” e “Giù al Sud Perché i terroni salveranno l¹Italia”, per un monologo sul tema “Questione meridionale”. La direzione artistica è stata affidata  a Paolo Dossena, ideatore di CNI-Music, e all¹artista calabrese che va per la maggiore, Mimmo Cavallaro. L¹anima della tarantella calabrese, che più di altri è riuscito a portare fuori dai confini regionali la cultura e la storia musicale della sua terra.

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