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ALESSANDRIA DEL CARRETTO (Cosenza) – Si chiama “Radicazioni” il miracolo che trasforma un paesino dell’Alto Jonio cosentino di sole 500 anime, a mille metri sul livello del mare in pieno Parco del Pollino, a diventare, per tre giorni, il punto di riferimento di migliaia di persone, giovani e famiglie, che dall’Italia ed oltre vi giungono per assistere al festival delle culture tradizionali nato “contro la logica dei grandi eventi”. 

Per tre giorni, da domani al 22 agosto, la nona edizione di “Radicazioni” invaderà Alessandria del Carretto di musica e colori proponendo spettacoli teatrali, incontri culturali, musica etnica e popolare, artisti di strada, mostre di liuteria e artigianato e con apprezzabili stand gastronomici con prodotti della cucina locale e della tradizione. L’evento, promosso dall’associazione culturale “Francesco Vuodo” presieduta da Vincenzo Adduci, con i direttori artistici Paolo Napoli, Margherita Napoli e Vincenzo Brunacci unitamente alla responsabile amministrativa Isabella Violante e a tutti gli organizzatori, promuove, anche per questa nona edizione, un programma che valorizza, al contempo, l’unicità delle manifestazioni e della location che le promuove, in una visione non solo locale ma che va oltre i confini delle Alpi. 

Un appuntamento di grande valenza artistica e culturale, incorniciato in un contesto di tradizioni popolari semplici ma genuine che coinvolgono persone di tutte le età: bambini, ragazzi, giovani e meno giovani. Eccezionale e generosa l’accoglienza e l’ospitalità destinata a quanti arrivano da ogni angolo d’Italia e d’Europa. Negli scorsi anni l’evento ha fatto registrare oltre diecimila presenze, a dimostrazione della qualità del festival nonostante le poche  risorse economiche investite dall’amministrazione comunale, dall’Ente Parco del Pollino e dalla Provincia. Il resto è frutto dell’inventiva del gruppo culturale che propone l’evento e che, ogni anno, riesce a regale tre giorni di spensierata allegria, sano coinvolgimento ballando e cantando sotto le stelle, con gustosi pietanze locali ed un buon bicchiere di vino, di quello fatto in casa dai contadini del posto. Il canovaccio degli eventi, spalmati nella tre giorni di “Radicazioni” prevede incontri culturali, concerti di musica etnica, rappresentazioni teatrali e ampi spazi dedicati agli artisti di strada.

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