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CERISANO – Si conclude questa sera la ventunesima edizione del Festival delle Serre a Cerisano. In arrivo il caleidoscopio di suoni e colori degli Almamegretta, la cui reunion arriva a vent’anni esatti dall’uscita di “Animamigrante”, il primo album permeato da quella micidiale mistione tra reggae, dub e dialetto napoletano che, dopo il recente passaggio a San Remo, ha portato alla pubblicazione del nuovo album “Controra”, composto da 11 tracce tra cui la vibrante “Amaromare”, che parla di chi scappa altrove in cerca della propria felicità. Tema quanto mai attuale e riflessivo. 
“Questo lavoro – ribadisce il cantante e leader naturale Raiz – è stata anche l’occasione per riprendere quel discorso lasciato a metà con 4/4, album del 1999 che ha suggellato i primi 13 anni della nostra storia, passati sempre attraverso la routine studio-tournèe, alquanto gratificante per carità, anche se ci sono stati dei problemi. Questa vita così intima e frenetica ha lentamente cambiando alcune dinamiche nel gruppo. Oggi magari un’esperienza del genere sarebbe stata affrontata in maniera più matura da parte nostra, forse affidandoci anche ad un gruppo di lavoro che ci avrebbe aiutato a superare le differenze di veduta su un progetto.” Acqua passata adesso, con il gruppo pronto ad un grande concerto antologico per chiudere in bellezza il festival. Appuntamento alle 21.30 nell’area concerti di Palazzo Sersale. Biglietto 10 euro.

CERISANO (CS) – Si conclude questa sera la ventunesima edizione del Festival delle Serre a Cerisano. In arrivo il caleidoscopio di suoni e colori degli Almamegretta, la cui reunion arriva a vent’anni esatti dall’uscita di “Animamigrante”, il primo album permeato da quella micidiale mistione tra reggae, dub e dialetto napoletano che, dopo il recente passaggio a Sanremo, ha portato alla pubblicazione del nuovo album “Controra”, composto da 11 tracce tra cui la vibrante “Amaromare”, che parla di chi scappa altrove in cerca della propria felicità. Tema quanto mai attuale e riflessivo. “Questo lavoro – ribadisce il cantante e leader naturale Raiz – è stata anche l’occasione per riprendere quel discorso lasciato a metà con 4/4, album del 1999 che ha suggellato i primi 13 anni della nostra storia, passati sempre attraverso la routine studio-tournèe, alquanto gratificante per carità, anche se ci sono stati dei problemi. Questa vita così intima e frenetica ha lentamente cambiando alcune dinamiche nel gruppo. Oggi magari un’esperienza del genere sarebbe stata affrontata in maniera più matura da parte nostra, forse affidandoci anche ad un gruppo di lavoro che ci avrebbe aiutato a superare le differenze di veduta su un progetto.” A

cqua passata adesso, con il gruppo pronto ad un grande concerto antologico per chiudere in bellezza il festival. Appuntamento alle 21.30 nell’area concerti di Palazzo Sersale. Biglietto 10 euro.

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