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IL cammino verso il palco di Sanremo è lungo e ha mille deviazioni. Ci sono i posti riservati alle case discografiche, quelli a disposizione dei direttori artistici, altri ai quali si arriva per concorsi e accademie varie. E’ partita proprio dall’Accademia di Area Sanremo l’avventura di un pugno di calabresi, che hanno presentato domanda tra i 441 di Area Sanremo. Il concorso dedicato ai giovani dai 16 ai 36 anni che desiderano partecipare al Festival di Sanremo, a conclusione delle selezioni proclamerà gli 8 vincitori che dovranno fare un’ultima audizione davanti alla Commissione Rai preposta a scegliere gli artisti che parteciperanno al Festival della Canzone Italiana 2014. Alla fine sul palco ne arriveranno due o forse tre. La prima scrematura, di carattere prevalentemente tecnico burocratica, ha portato al passo successivo 323 cantanti, che hanno frequentato uno stage a Sanremo con personaggi della musica leggera italiana. Tra questi c’è Nicola Perri, di Amantea (Cs) che si aspetta un’esperienza di grande formazione e che avrebbe amato duettare con Rino Gaetano. C’è Francesco Misitano, che viene da Reggio Calabria, sposato con figlie, che si definisce artista pop rock. C’è Vanessa Franco, in arte Nessa, che arriva da Roseto Capo Spulico,  e che ha accorciato il nome proprio perché più artistico. Nell’elenco di chi ambisce al suo posto sul palco dell’Ariston c’è anche Carlotta Chiappetta, di Castrolibero, che aveva già partecipato lo scorso anno arrivando tra i 40 finalisti, Federica Polimeni, di Reggio Calabria che ama il pop leggero e sogna di duettare con Laura Pausini e Jarni Santoro, cantautore punk rock cosentino. 
C’è anche una giovane lametina, Chiara D’andrea, 31 anni insegnante di canto a Firenze che ha avuto modo (sborsando i 450 euro di tassa d’iscrizione) di avere questo primo contatto con l’atmosfera sanremese. «E’ stata una bella esperienza – ci racconta – ho avuto modo di conoscere e avere consigli da cantanti affermati come Gaetano Curreri, degli Stadio, Gatto Panceri, Irene Fornaciari. Abbiamo avuto scambi interessanti e comunque vada ho allacciato contatti che spero mi torneranno utili».
Chiara si è avvicinata al canto da piccola, essendo una cosiddetta figlia d’arte. Il papà Filippo è un cantautore mentre la mamma Elvira Bruno, purtroppo scomparsa, era una cantante e attrice teatrale. Naturale, per chiara, avvicinarsi alla musica sia suonata che cantata e avviarsi lungo questo cammino. Una strada seguita, anche se su generi diversi, anche dal fratello Giuseppe, organizzatori di eventi conosciuto come dj Giuxx.
Certo, la fabbrica delle illusioni per i giovani più o meno dotati di talento è sempre materia ghiotta per molte accademie, sedicenti agenti, manager dello spettacolo e la parola “Sanremo” fa brillare gli occhi a tanti ragazzi desiderosi di far conoscere la loro arte al grande pubblico. I concorsi ufficiali, però, ci sono anche se alla fine hanno esiti a volte criticati (come il Sanremo contest degli scorsi anni con votazione via social) a volte da superenalotto come, in questo caso: si parte in oltre 400 e si arriva in tre. Ma per Chiara conta anche solo aver avuto la possibilità di vivere a contatto con la musica per qualche giorno e adesso, nella seconda fase, di potersi esibire davanti a una giuria di esperti composta da tre personalità di spicco del panorama musicale nazionalecome Ron, Omar Pedrini e Dargen D’Amico. 

IL cammino verso il palco di Sanremo è lungo e ha mille deviazioni. Ci sono i posti riservati alle case discografiche, quelli a disposizione dei direttori artistici, altri ai quali si arriva per concorsi e accademie varie. E’ partita proprio dall’Accademia di Area Sanremo l’avventura di un pugno di calabresi, che hanno presentato domanda tra i 441 di Area Sanremo. Il concorso dedicato ai giovani dai 16 ai 36 anni che desiderano partecipare al Festival di Sanremo, a conclusione delle selezioni proclamerà gli 8 vincitori che dovranno fare un’ultima audizione davanti alla Commissione Rai preposta a scegliere gli artisti che parteciperanno al Festival della Canzone Italiana 2014. 

Alla fine sul palco ne arriveranno due o forse tre. La prima scrematura, di carattere prevalentemente tecnico burocratica, ha portato al passo successivo 323 cantanti, che hanno frequentato uno stage a Sanremo con personaggi della musica leggera italiana. Tra questi c’è Nicola Perri, di Amantea (Cs) che si aspetta un’esperienza di grande formazione e che avrebbe amato duettare con Rino Gaetano. C’è Francesco Misitano, che viene da Reggio Calabria, sposato con figlie, che si definisce artista pop rock. C’è Vanessa Franco, in arte Nessa, che arriva da Roseto Capo Spulico,  e che ha accorciato il nome proprio perché più artistico. Nell’elenco di chi ambisce al suo posto sul palco dell’Ariston c’è anche Carlotta Chiappetta, di Castrolibero, che aveva già partecipato lo scorso anno arrivando tra i 40 finalisti, Federica Polimeni, di Reggio Calabria che ama il pop leggero e sogna di duettare con Laura Pausini e Jarni Santoro, cantautore punk rock cosentino. C’è anche una giovane lametina, Chiara D’Andrea, 31 anni insegnante di canto a Firenze che ha avuto modo (sborsando i 450 euro di tassa d’iscrizione) di avere questo primo contatto con l’atmosfera sanremese. «E’ stata una bella esperienza – ci racconta – ho avuto modo di conoscere e avere consigli da cantanti affermati come Gaetano Curreri, degli Stadio, Gatto Panceri, Irene Fornaciari. Abbiamo avuto scambi interessanti e comunque vada ho allacciato contatti che spero mi torneranno utili». 

Chiara si è avvicinata al canto da piccola, essendo una cosiddetta figlia d’arte. Il papà Filippo è un cantautore mentre la mamma Elvira Bruno, purtroppo scomparsa, era una cantante e attrice teatrale. Naturale, per Chiara, avvicinarsi alla musica sia suonata che cantata e avviarsi lungo questo cammino. Una strada seguita, anche se su generi diversi, anche dal fratello Giuseppe, organizzatori di eventi conosciuto come dj Giuxx.

Certo, la fabbrica delle illusioni per i giovani più o meno dotati di talento è sempre materia ghiotta per molte accademie, sedicenti agenti, manager dello spettacolo e la parola “Sanremo” fa brillare gli occhi a tanti ragazzi desiderosi di far conoscere la loro arte al grande pubblico. I concorsi ufficiali, però, ci sono anche se alla fine hanno esiti a volte criticati (come il Sanremo contest degli scorsi anni con votazione via social) a volte da superenalotto come, in questo caso: si parte in oltre 400 e si arriva in tre. Ma per Chiara conta anche solo aver avuto la possibilità di vivere a contatto con la musica per qualche giorno e adesso, nella seconda fase, di potersi esibire davanti a una giuria di esperti composta da tre personalità di spicco del panorama musicale nazionalecome Ron, Omar Pedrini e Dargen D’Amico. 

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