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QUATTROCENTOMILA cuori palpitanti sotto la pioggia che ti sembrava di sentirne il battito. Gli sguardi sopra le colline tutti nella stesa direzione: il palcoscenico. Perché sul palco, quella notte da evento c’era Vasco. Un delirio di musica, gioia, emozioni, pioggia, colori, odori. Facce e storie. Una moltitudine vibrante sulle colline di Germaneto. Dieci anni fa: 25 settembre 2004. 

UN HASHTAG PER RICORDARLO – Non c’erano ancora i selfie, in quell’anno. Ma tanti hanno scattato foto e tanti altri conservano un ricordo dell’evento, che si può riproporre ora su Twitter, con l’hashtag #VascoMiRicordo o con una mail a ilquotidiano.web@finedit.com

LE FOTO DI LINO CHIEFALO: VOLTI E FRAMMENTI DELL’EVENTO

COME NACQUE IL LIVE – Ma come nacque quell’evento unico e irripetibile? Nel decennale ecco alcuni retroscena e la storia di quel memorabile live con Vasco Rossi. Originariamente l’idea fu di Wanda Ferro, allora assessore alla cultura al Comune nella prima giunta Abramo, che aveva lanciato con successo “Una città per cantare”. La grande opportunità fu la decisione di Vasco di chiudere il tour Buoni e Cattivi 2004 con un grande live gratuito, preferibilmente al sud. Il primo momento decisivo fu a fine giugno quando l’agente Roberto De Luca di Clear Channel fu accompagnato nella grande area di Germaneto, di proprietà della Provincia, e disse subito che era la migliore location possibile. Il problema a quel punto era trovare le risorse per contribuire all’evento e vennero coinvolti tutti i maggiori partner istituzionali: la Regione diede il maggior contributo economico, il Comune curò l’organizzazione mentre alla Provincia spettò il compito di gestire la parte tecnica e logistica (area) dell’evento. La produzione fu Clear Channel ed i servizi locali assegnati a Iacobino Team. L’evento ebbe comunque un costo moderato.

I NUMERI DEL CONCERTO – Lavorarono alla realizzazione oltre 700 persone, al 90 per cento locali, per oltre 20 giorni durante i quali l’area fu diserbata, protetta sul fronte strada da cento container provenienti da Gioia Tauro. Vennero allestiti allestiti oltre 200 bagni chimici, un’area ristorazione per addetti con 200 posti pranzo, oltre 50 gazebo ristorazione e gadget, predisposti circa 30 parcheggi lungo la strada ognuno con il nome di una canzone di Vasco. Il sistema audio e luci fu progettato da una ditta specializzata svizzera per l’occasione. 

Garantire la sicurezza dell’evento fu il maggiore impegno e fu importante e fattiva la collaborazione del prefetto Di Pace e del questore Panico oltre al vicequestore vicario Carlutti. Importante fu la sinergia con i vigili del fuoco , Croce Rossa, tutte le forze dell’ordine e con le Ferrovie della Calabria per i pulmann che accompagnavano da Catanzaroe da Lamezia il pubblico all’area, con la Protezione Civile.

Già due giorni prima arrivarono spettatori che restarono a dormire in tenda nell’area. La sera precedente, durante le prove, erano presenti oltre mille fan. Il tempo incerto non sfavorì l’arrivo da ogni parte d’Italia (moltissima Sicilia) e d’Europa e la polizia stimò in 400mila le presenze. La strada fu chiusa per tutto il giorno. Lungo la strada, nelle due direzioni (Lido e Lamezia) furono allestiti oltre 200 gazebo di ristoro e gadget. Tutte le attività commerciali furono prese d’assalto e finirono tutte le scorte. Grossi affari.

PRIMA DI VASCO LA GIOVANE VERDIANA – Sulle colline al musica cominciò alle prime ore del pomeriggio l’esibizione di tanti gruppi, dai calabresi Verdiana e Meat for Dogs, a Irene Grandi, Simone e Articolo 31. Vasco arrivò in elicottero ed atterrò sull’area della protezione civile. Oltre due ore di concerto. Indimenticabili. Alle sei del mattino c’era ancora gente alla stazione di Lido che non riuscì a salire sui treni stracolmi e fu accompagnata in bus fino a Lamezia.

VASCO A SPASSO PER MONTEPAONE – La mattina dopo ancora oltre cento persone si svegliarono ancora nell’area e ci sono voluti oltre 10 giorni per pulire l’area e rimuovere le attrezzature. Curiosamente e senza clamore Vasco restò in vacanza riposo per altri 3 giorni in un albergo di Montepaone dove girava per strada e familiarizzava firmando autografi. Fu accompagnato dall’organizzazione all’aeroporto di Lamezia il pomeriggio del 28 settembre dove partì con aereo privato.

La sera del 27, durante la trasmissione televisiva su Italia Uno, che ripropose il concerto, De Luca mandò a Wanda Ferro un sms: “Abbiamo fatto la storia”.

 

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