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“LA SILA SUONA BEE” è il nome del progetto presentato presso la sede Arsac di Cosenza. A moderare l’incontro, l’addetto stampa Ester Apa. Il Festival, giunto alla sua seconda edizione, nasce principalmente per valorizzare il territorio della Sila ed incentivare il turismo, come ha spiegato l’ingegnerre Italo Antonucci direttore dell’Arsac. Sotto la direzione artistica di Giampaolo Calabrese, la manifestazione si svolgerà in tre serate dedicate alla musica. Come afferma lo stesso Calabrese, si tratterà di una pertinenza musicale, ovvero si esibiranno sui palchi, artisti impegnati da tempo nella sensibilizzazione sulla salvaguardia della natura. Il primo evento vedrà protagonista Paola Turci il 12 Luglio. La cantante si esibirà su un palco eretto su Monte Cocuzzo di Mendicino. L’iniziativa rientrerà nell’ormai consueto Festival delle Serre essendo stato promosso anche dal comune di Mendicino. A seguire, l’evento forse più atteso. Giorno 25 Luglio, lo scenario naturalistico di località Molarotta, altura di Camigliatello Silano immersa nel Parco Nazionale della Sila, ospiterà Manu Chao (LEGGI LA NOTIZIA). 

Il 13 Settembre invece, “si va con l’ovovia”. Evento di chiusura di questo festival previsto sul Monte Curcio di Camigliatello Silano. Sul palco, il cantautore romano Alessandro Mannarino. Ad aprire i concerti nelle tre diverse giornate dedicate alla musica, saranno svariate band emergenti calabresi ha spiegato Carmine Guido, membro del noto gruppo musicale calabrese Spasulati Band (LEGGI LA STORIA DELLA SPASULATI BAND), nonché consulente tecnico e direttore del palco, che vanta collaborazioni artistiche con lo stesso Manu Chao. Per tutte e tre le giornate sono previsti allestimenti di area relax ed area food. Un festival per valorizzare le aree rurali, per mostrare a tutti la vera Sila ha affermato il sindaco di Spezzano della Sila Gigli. Una soluzione di sviluppo economico e culturale locale quindi. Ed il tutto sarà permesso anche grazie all’ Ente Parco Nazionale della Sila. Valorizzare il territorio è la parola d’ordine. Nota di merito in fine, all’idea di Concerto Ecosostenibile: trattandosi di luoghi protetti, per gli spettacoli verranno utilizzati impianti appositi, atti a soddisfare l’udito senza infastidire l’ambiente che li ospita.

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