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Fabio Fazio e Antonio Albanese nelle vesti di Cetto La Qualunque a Fuori che tempo che fa

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Ovunque vai nel mondo trovi un calabrese. Lo ha testimoniato di recente anche il regista Gianni Amelio, che ha raccontato di aver incontrato un corregionale in un bar di una località giapponese dove si trovava per realizzare un spot televisivo.

Sono tanti i calabresi nel mondo. Spesso famosi. Nel lungo elenco anche il celebre conduttore televisivo Fabio Fazio, 57 anni oggi. Auguri.

Se tutti sanno le origini liguri di Fabio, savonesi per la precisione, quasi ignote sono le radici calabresi del Fazio nazionale.

I pochi biografi che hanno scavato nell’album di famiglia, (il presentatore è molto geloso della privacy di tutti i suoi congiunti), riportano che oltre ad essere figlio di Giuseppe da Varazze, lo è anche di mamma Delia, casalinga, originaria della Calabria, anche se nata in Etiopia. Una biografia che ricorda la celebre cantante internazionale Dalida (vero nome Cristina Iolanda Gigliotti) nata a Il Cairo da genitori di Serrastretta in provincia di Catanzaro dove esiste anche un fans club in suo nome.

Accertate le origini, confermate a noi anche dall’ufficio stampa di “Che tempo che fa”, risalta il dato che queste origini non sono mai state rivendicate nelle trasmissioni del popolare conduttore televisivo.

Eppure le occasioni di ogni tipo non sono mancate. Dai presidenti di regioni calabresi a Cetto la qualunque, macchietta della politica regionale, da Mimmo Lucano a celebri accademici come Nuccio Ordine, o quando Antonello Venditti si scusò di una celebre gaffe in un concerto in cui aveva offeso la Calabria. Mai un cenno di appartenenza calabrese da parte di Fazio in nessuna trasmissione, oppure segnale di vacanze nel paese di origine dei nonni materni. A differenza di quelli paterni.

Infatti bastò che la sua amica Luciana Littizzetto lo punzecchiasse con la frase “Ascolta tu, cha al massimo l’hai fatto nella casa dei nonni a Frabosa Soprana” che il buon Fabio replicasse “Non toccarmi Frabosa Soprana li ho trascorso gli anni più belli della mia vita”, facendo riferimento al piccolo borgo delle Alpi Marittime nel Cuneense in cui faceva le vacanze da ragazzo e dove pare torni anche da adulto.

Ma non pensate che il buon Fazio si vergogni del suo lato calabrese. Se non ne parla in pubblico, ne rivendica appartenenza in privato. Ne abbiamo conferma da Stefano Orofino, campione sulle domande sulla Juventus, alla riedizione di “Rischiatutto” con Fabio che prende il posto di Mike Bongiorno.

Il professore di Cleto, nei provini, parlava molto basso, e il presentatore lo invita ad alzare la voce. Il concorrente dice che lo fa per non tradire la sua inflessione calabra, e di rimando il buon Fabio esclama: “Sono calabrese anch’io. Lo erano i miei nonni materni”.

Quindi solo privacy per la calabresità di Fabio. Ci sta. Ancora auguri e buon compleanno ad uno dei più celebri presentatori italiani, calabrese per parte di madre.

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