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Una vera e propria invasione di tifosi giallorossi sarà la nota di colore che caratterizzerà il derby tra Vibonese e Catanzaro in programma domenica pomeriggio allo stadio “Luigi Razza” di Vibo Valentia. Una sfida che arriva in un momento cruciale del campionato per entrambe le squadre: il Catanzaro di Cozza cerca il riscatto dopo il mezzo passo falso casalingo contro L’Aquila e sogna di conquistare la vetta solitaria ai danni di un Perugia segnalato in calo. Il tecnico lo ha detto a chiare lettere nei giorni scorsi: «L’appuntamento con la vetta è solo rimandato, ma non dovremo sottovalutare la Vibonese». I rossoblù del duo Ferrante-Viola contano sullo stesso obiettivo dei “cugini” (i tre punti) per tirarsi fuori dalle secche della classifica puntando tutto sull’adrenalina che una gara del genere saprà dare. Nella consapevolezza, comunque, che anche un pareggio, alla fine, potrebbe essere bene accetto.

Se le previsioni saranno confermate, poi, dovrebbero essere più di 1.500 i tifosi del Catanzaro che decideranno di sostenere la squadra andando a riempire le gradinate del “Razza”. I precedenti, al di là del risultato sul campo, parlano in prospettiva di una vera e propria giornata di sport, considerata la vicinanza e l’amicizia che lega le due città e le due tifoserie. Più volte tutto questo è avvenuto in passato, e diversi sono stati nel corso della settimana i segnali di amicizia che le dirigenze delle due società e le due città si sono scambiati. Naturalmente, in campo ognuno vorrà dire la sua e sarà un derby nel derby se consideriamo che nelle fila rossoblù militano anche due ex mai dimenticati del Catanzaro come Ciccio Corapi e “Benny” Benincasa, senza dimenticare il giovane Figliomeni arrivato in rossoblù in prestito dal mercato di gennaio.

Per quanto riguarda gli schieramenti da mandare in campo, il Catanzaro recupera il centrale difensivo Sirignano, mentre rientrano Quadri e D’Anna dopo la squalifica. Assenti ancora Scerbo e Carboni. Nella Vibonese, invece, continuano a esserci dubbi su D’Agostino, Cosentino e Figliomeni. Vorrebbe farcela invece Benincasa, che da alcuni giorni svolge lavoro differenziato.

 

 

 

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