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REGGIO CALABRIA – Con la morte nel cuore e con tanta tristezza. E’ ripresa così la giornata di allenamento della Reggina, mentre Piermario Morosini effettuava l’ultimo giro di campo, allo stadio “Picchi” di Livorno. La Reggina, come tutte le altre squadre del resto, ha dovuto continuare ad allenarsi ed al “Sant’Agata”, l’aria non era molto allegra. Non è stata una bella giornata pensando a Morosini, ma il secondo giorno di Roberto Breda alla guida della squadra, è stato impegnativo. Il pensiero era rivolto sempre all’ex calciatore amaranto, i cui funerali ufficiali, dopo il saluto alla Livorno sportiva, si svolgeranno a Bergamo, giovedì prossimo. Ci sarà anche una delegazione della Reggina ma, intanto, lo “spettacolo” continua. 

Il calcio, anzi, ha reso omaggio al calciatore scomparso, fermando opportunamente i campionati, ma da sabato prossimo riprenderà la sua attività a pieno regime. Le numerose maglie n.25 che vederemo sui campi di calcio, ci ricorderanno l’accaduto e ci rinnoveranno il dolore; il minuto di silenzio, prima di ogni fischio d’inizio, ci farà molto riflettere, ma bisogna anche continuare a giocare come avrebbe voluto fare anche lo stesso Morosini. Tra ricordi e dolore, però, si andrà avanti, e per la Reggina si staglia all’orizzonte la Nocerina, squadra che non affronta da ben 24 anni.   

Giuseppe Rizzo, fresco di premio USSI “Francesco Mannino” come giovane dell’anno, in Sicilia, ha incitato i compagni a non mollare: «Sono profondamente orgoglioso di questo premio. Mi piace vederlo come un riconoscimento ai sacrifici fatti nel corso di questi anni trascorsi sui campi di gioco spendendo quotidianamente tutto me stesso per migliorarmi ed essere all’altezza delle mie ambizioni. Lo dedico alla mia famiglia ed al mio bambino, Giovanni». 

La Reggina potrà centrare ancora i suoi obiettivi?

«Con la Reggina è un momento particolare, dobbiamo pensare soltanto a sudare in campo e far bene, senza porci alcun limite. Non dobbiamo andar a cercare nessun alibi ma assumerci le nostre responsabilità, possiamo e dobbiamo fare di più. A Nocera troveremo una squadra carica, rinvigorita dal colpaccio di Grosseto. Avremo di fronte Lorenzo Laverone, che conosciamo bene ed è reduce da una doppietta, dovremo far attenzione a lui così come a tutto l’organico campano. Ci credono, l’ambiente sarà carico, anche all’andata ci avevano fatto soffrire con il loro agonismo ed una grande organizzazione di gioco. Sarà un bel test, dobbiamo farci trovare pronti».

Che Reggina vedremo, invece?

«Non certo una squadra rassegnata. daremo battaglia a tutti fino alla fine, anche a Nocera andremo in campo convinti di poter ancora recuperare tante posizioni. E’ tornato Breda in panchina, ma noi giocatori dobbiamo solo fare la nostra parte in campo, con qualunque allenatore. Troveremo nuovi stimoli, dobbiamo metterli in campo ogni sabato fino alla fine della stagione. Non ci arrenderemo facilmente, possiamo almeno avvicinarci al sesto posto, poi si vedrà. I campionati non possono mai finire in anticipo».

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