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La Calabria ha il 3,5 per cento della popolazione italiana ma contribuisce solo per lo 0,7 per cento della spedizione azzurra. Saranno in gara Rosalba Forciniti di Longobucco per il judo e Mariangela Perrupato di Castrovillari per il nuoto sincronizzato. Ma per l’anagrafe, risiede in terra bruzia anche il cubano del “settebello” Amaurys Perez. Sono in due tra i 292 azzurri. Rosalba Forciniti e Mariangela Perrupato: una judoka, l’altra specialista nel nuoto sincronizzato. La prima originaria di Longobucco, la seconda di Castrovillari, entrambe località del Cosentino. La Calabria che va ai giochi olimpici è tutta qui. E se i calabresi costituiscono il 3,5 per cento della popolazione nazionale, i corregionali che difenderanno il tricolore a Londra sono appena lo 0,7 per cento della spedizione olimpica italiana. Un bilancio in rosso, rispetto al quale fanno peggio solo Basilicata e Molise, che non avranno alcun rappresentante ai giochi. In realtà, è tutto lo sport del Sud a uscire male. Perché se la regina dello sport italico risulta essere la Lombardia con ben 49 qualificati (con il 18,4 degli atleti a fronte di una popolazione che è il 15,8 per cento di quella nazionale), davanti a Lazio (13,9 per cento contro 9,3 per cento) e Toscana (10,5 per cento contro 6 per cento), i fanalini di coda del rapporto tra atleti olimpici e abitanti vengono dal Mezzogiorno, con una sola eccezione: sono campani il 7,5 per cento degli azzurri contro il 10,1 per cento degli abitanti della Penisola; siciliani il 5,6 per cento contro l’8,8;pugliesi il 3,7 per cento contro il 7,1 per cento dei cittadini italici. L’eccezione è il Piemonte, relegato tra Sicilia e Puglia  (4,1 per cento contro 7,2 per cento), ma con l’alibi di presentare score ben più alti nelle olimpiadi invernali. 

IL COSENTINO DI CUBA – Per la Calabria, in realtà, andrebbe conteggiato un elemento in più, anche se il suo nome – Amaurys Perez – tradisce le origini cubane. Se lo si trova a gareggiare nel Settebello della pallanuoto, però, bisogna ringraziare la cosentina Angela, la donna che lo ha legato alla terra bruzia e quindi alla cittadinanza italiana. Il colosso delle vasche l’ha conosciuta quando è arrivato per giocare nella squadra locale di A2: a Cosenza Perez ha poi conquistato la promozione nella massima serie e anche l’affetto dei tifosi, coltivato pure nella sfortunata esperienza in A1. E poi, con il matrimonio, è arrivato il passaporto italiano: «Io sono calabrese e cosentino, cumpà», dice ridendo a chi lo interroga. E così, da cosentino, si imbarcherà con i compagni di squadra per andare a sfilare dietro al tricolore a Londra. 

IL CALENDARIO DEI CALABRESI – Perez sarà in vasca con la squadra allenata da Sandro Campagna che esordirà domenica alle 14.10 contro l’Australia. Lo stesso giorno, ma alle 9.30, salirà sul tatami Rosalba Forciniti per le eliminatorie e gli eventuali quarti di finale della categoria 52 chilogrammi. Alle 16.10 è prevista la finale e chissà che non ci sia anche la giovane calabrese a contendersi l’oro.  «Se sono diventata una campionessa, se ho la possibilità di andare a Londra è esclusivo merito della mia famiglia, dei miei genitori che fin da piccola mi hanno supportato in questa avventura» confida Rosalba, svelando di aver iniziato ad allenarsi a 7 anni: «ero già un “maschiaccio”, una “peste”» dice. Ora che di anni ne ha 26 si trova ad affrontare la pagina più importante della sua carriera forte del trionfo europeo conquistato a Vienna due anni fa.

Dovrà gestire più a lungo l’adrenalina Mariangela Perrupato: lei e Giulia Lapi saranno in gara domenica 5 agosto per il programma tecnico che affronteranno sul sottofondo di brani celtici, mentre lunedì ci sarà il programma libero sulle note della colonna sonora del film Frida. Martedì è poi in calendario la finale e anche se le avversarie sono agguerrite le azzurre conservano le loro ambizioni. Perché in effetti, anche se i calabresi a Londra sono pochi, il medagliere potrebbe poi ribaltare le proporzioni.

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