X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

LAMEZIA TERME – Il derby calabrese tra il Sambiase e la Nuova Cosenza ha riservato agli spettatori sugli spalti uno vero e proprio spettacolo pirotecnico con sette reti e un continuo alternarsi di emozioni. Passa in vantaggio il Sambiase al 23° minuto con Porpora ma subito gli ospiti riportano in pareggio il risultato grazie al gole al 28° minuto di Mosciaro. Nella ripresa sono i lupi della Sila a passare davanti con la rete siglata al 55° minuto da Fiore ma ancora Porpora due minuti più tardi riporta in equilibrio il risultato. Poi dilaga il Cosenza con le reti di Arcidiaco al 75° e di Mosciaro (che sigla la doppietta) al 81° minuto. Infine a tempo ormai scaduto al 93° Curcio per il Sambiase fissa il risultato sul definitivo 3-4.

In classifica il Cosenza con questa vittoria balza in testa alla classifica con 25 punti in attesa dell’esito degli altri incontri previsti per domani.

Nel segnare il gol vittoria per la sua squadra Pietro Arcidiacono, originario di Catania, ha festeggiato mostrando una maglietta con la scritta “Speziale è innocente”. Il riferimento della maglietta era a Antonino Speziale, uno dei due ultras del Catania condannato per l’omicidio dell’ispettore di Polizia Filippo Raciti, avvenuto il 2 febbraio 2007 davanti allo stadio di Palermo. Le immagini dell’esultanza, con la maglietta mostrata a tutti, sono state trasmesse in diretta da Rai Sport. Per il Coisp, sindacato indipendente di Polizia, «è ignobile e non trova riscontri nel calcio giocato il gesto del calciatore del Cosenza che oggi ha esibito una maglietta di solidarietà a Speziali festeggiando dopo un gol fatto». Lo afferma Giuseppe Brugnano, segretario della Calabria del Coisp. «Facciamo appello ai veri tifosi, a cominciare da quelli del Cosenza – aggiunge – a prendere totalmente le distanze da questo gesto, anche non entrando allo stadio domenica prossima in occasione della gara casalinga. Alla società rivolgiamo anche un invito pressante a radiare il calciatore dai propri ranghi. Chiediamo infine – conclude Brugnano – un intervento immediato della Federcalcio, che deve prendere una sanzione disciplinare durissima».

 

«Non è stato un gesto contro le forze dell’ordine né, tanto meno, contro la famiglia Raciti, ma solo un atto di solidarietà verso un ragazzo che conosco perchè siamo cresciuti nello stesso quartiere di Catania». L’attaccante Arcidiacono spiega così le ragioni della maglietta con la scritta “Speziale è innocente” mostrata oggi pomeriggio dopo un gol segnato. Il giocatore è intervenuto tramite una nota diramata dall’ufficio stampa della società. Nel comunicato, tra l’altro, si chiarisce che la società era all’oscuro del gesto e che la maglietta ad Arcidiacono gli è stata data dalla panchina dal fratello Salvatore, anche lui giocatore del Cosenza. «Conosco Speziale – ha dichiarato Pietro Arcidiacono – perchè siamo dello stesso quartiere ed il mio voleva essere un gesto di solidarietà verso il ragazzo ma, lo ripeto, non era assolutamente contro le forze dell’ordine». 

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE