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ERA il big match della giornata di calcio. E sugli spalti, a San Siro, su uno striscione è apparso il nome di Arcidiacono, il calciatore del Cosenza punito con un Daspo di 3 anni e una squalifica sportiva di 8 mesi per aver esultato durante il derby contro il Sambiase, esibendo una maglietta a favore del tifoso del Catania condannato con sentenza definitiva per l’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti. Quella scritta “Speziale innocente” e i successivi provvedimenti sono diventati un caso.

E così durante Milan-Juventus, dalla curva che ospitava i tifosi rossoneri è stata mostrata la scritta: “Speziale e Micale innocenti. Onore ad Arcidiacono!!!”. Micale è l’altra persona condannata per il caso Raciti. Quello di Milano non è stato nemmeno un caso isolato: “Onore ad Arcidiacono” è stato scritto anche dai supporter della Sampdoria sugli spalti del Luigi Ferraris di Genova, durante la sfida contro il Bologna. Sulla vicenda è tornata anche la tifoseria di Catanzia, che in quel giorno fatale per Raciti, fu coinvolta negli scontri con gli ultrà del Palermo fuori dallo stadio etneo. Durante la partita contro il Chievo, in curva è campeggiata la scritta: “La legge in Italia non esiste. Speziale e Micale innocenti”.

E scendendo di categoria, in Prima Divisione di Lega Pro anche i tifosi del Lecce hanno solidarizzato con Arcidiacono: «Speziale innocente, adesso diffidateci tutti», era scritto su un drappo allo stadio “Via del Mare”.

«E’ una vergogna –  ha dichiarato Francesco Ghirelli, Direttore generale della Lega Pro -, chi lo ha messo allo stadio è senza pudore, il gesto va condannato e isolato con ignomia. Fuori dal gioco del calcio chi lo ha fatto e spero che, chi ha visto parli e denunci».

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