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VIBO VALENTIA – Tonno Callipo rimane intrappolata nella tana modenese e, pur giocando a tratti una grande pallavolo, ne esce con le ossa rotte. Finisce così: finisce con Modena che batte Vibo tre set a uno davanti ad una sempre buona cornice di pubblico in un grande tempio del volley italiano come il Pala Panini. L’impegno dei giallorossi non era affatto dei più semplici. Gli emiliani stanno attraversando un gran momento di forma, vivono sulle ali dell’entusiasmo e stanno seguendo alla lettera i sapienti dettami del vero valore aggiunto di questa squadra: coach Angelo Lorenzetti. Entrambe provenivano dalla partecipazione alla Final Four di Coppa Italia ed entrambe erano consapevoli di avere sul tappeto tre punti pesanti in ottica classifica. Modenesi più squadra della Callipo in alcuni frangenti, mentre la squadra di Blengini, pur manifestando a tratti anche di essere superiore, si è smarrita in alcuni errori individuali e di squadra che alla lunga, sommati, hanno poi pesati nell’economia dell’intero match. Una Callipo che si è presentata sul mondolflex modenese con Barone in campo dal primo minuto al centro al fianco di Buti. Per il resto Coscione al palleggio, Klapwijk opposto, sulle bande Kaliberda e Urnaut, libero Farina. Il primo set è un monologo dei canarini emiliani trascinati dalla potenza devastante del lettone Celitans, opposto che sta facendo vedere grandi cose e che ha messo a terra palloni davvero pesanti. Letale al servizio e in attacco il bomber di Riga ha da solo squarciato la difesa vibonese nel finale di quarto set: l’emblema è rappresentato da una palla attaccata fuori di molti metri dal campo da posto quattro con una potenza inaudita e solamente deviata in difesa da un attonito Kaliberda. Ha provato ad emularlo il suo dirimpettaio olandese Klapwijk, opposto della Tonno Callipo, ma ci è riuscito solo a sprazzi. A guardare i punti firmati da Klapwijk si direbbe che è stato sui livelli di Celitans (per l’olandese 18 punti), ma il posto due di Amersfoort continua a denotare forti limiti al servizio (sei errori su quattordici battute sono tanti). Bene le percentuali d’attacco (ha chiuso con il 59%), ma in termini di efficienza l’olandese perde molto. Buti al centro ha provato a stoppare Celitans e alla fine sono sei i blocks timbrati (cinque solo nel secondo parziale). La differenza maggiore l’ha fatta il fondamentale dell’attacco (Vibo si è fermata al 46%, mentre Modena, trascinata anche da Kovacevic e Quesque ha chiuso con un ottimo 56%). Più lucida, più cattiva la formazione di Lorenzetti anche in alcune fasi di gioco (in battuta, specie nel primo set, e in difesa). Un ko che lascia l’amaro in bocca per Coscione e compagni e un ko che brucia per i risvolti di classifica che lascia. Ora Modena a quota 24 quarta in classifica solitaria, ferma a 20 invece la Callipo. Queste le considerazioni post gara di Chicco Blengini, coach dei giallorossi: “Il rammarico più grosso è il primo set nel quale proprio non c’eravamo e poi recuperare, ancor di più qua a Modena, non è mai facile. Poi abbiamo giocato, ma potevamo fare meglio alcune cose soprattutto nel terzo set. Celitans alla fine ha fatto la differenza”. 

 

CASA MODENA – TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA 3-1 (25-15, 21-25, 25-23, 25-21) 
CASA MODENA: Manià (L), Sala 5, Deroo, Quesque 14, Celitans 22, Casadei, Vesely 8, Kovacevic 15, Baranowicz 3, Piscopo 2. N.e: Catellani, Pinelli. Allenatore: Lorenzetti.
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Coscione 1, Cortellazzi, Kaliberda 13, Farina (L), Forni 3, Rocamora, Badawy, Buti 12, Klapwijk 18, Barone 4, Urnaut 9. N.e: Montesanti. Allenatore: Blengini. 
ARBITRI: Saltalippi, Santi.
 NOTE: Spettatori 2747, incasso 16703, durata set: 23′, 26′, 29′, 28′; tot: 106′.
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