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COSENZA – Arriva la mannaia della giustizia sportiva per il Piretto Calcio dopo l’aggressione ad un giocatore della squadra avversaria, il Cerzeto, e per delle aggressioni verbali all’arbitro dell’incontro, il tutto documentato dal video pubblicato da Il Quotidiano della Calabria. In particolare il giudice sportivo ha previsto diverse sanzioni a carico della società e di numerosi tra giocatori e dirigenti del Piretto. In primo luogo la società ha ricevuto una ammenda di 350 euro «per aver – si legge nel provvedimento del giudice disciplinare – più calciatori e dirigenti partecipato a una rissa scatenata peraltro da uno dei propri calciatori e perché a fine gara, l’arbitro, mentre stava lasciando l’impianto di gioco veniva avvicinato da alcuni sostenitori che lo minacciavano». Oltre al Piretto, però, anche il Cerzeto ha ricevuto una ammenda di 150 euro «per aver propri calciatori e dirigenti partecipato a una rissa sostenutasi in campo a fine gara».

Ma ciò che è stato deciso nei confronti delle società è solo il prologo della vera sentenza del giudice sportivo il quale nei confronti di giocatori e dirigenti del Piretto non ha certo usato il guanto di velluto. Per quanto riguarda i dirigenti è stata comminata l’inibizione a svolgere ogni attività fino al 31 dicembre ad Aldo Cameriere «per comportamento offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro che tentava di colpire non riuscendovi poiché quest’ultimo (ossia l’arbitro) riusciva a ripararsi nel proprio spogliatoio». Stessa squalifica e stesse motivazioni per Ernesto Cistaro, dirigente con funzione di assistente dell’arbitro.

Squalifica anche a carico dell’allenatore Masismo De Lio che «per entrate abusive in campo e proteste a decisioni arbitrali» dovrà scontare l’astensione dal campo di gioco fino al prossimo 7 marzo. Per quanto concerne i giocatori, sconterà una squalifica fino al 31 luglio Sergio Mandolito «perché espulso per condotta violenta nei confronti dell’avversario, abbandonava il terreno di gioco proferendo frasi offensive e minacciose nei confronti dell’arbitro» e in seguito «entrava nel terreno di gioco colpendo violentemente con un schiaffo l’allenatore della squadra avversaria». Quattro gare di squalifica, invece, sono state comminate a Salvatore Luciani, Angelo Masottini, Filippo Ruffolo ed Egidio Viteritti «perché a fine gara accerchiavano l’arbitro proferendo nei suoi confronti frasi offensive e minacciose».

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