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E’ UNA festa, è un curioso miracolo dello sport che si ripete ogni volta che sulle strade passa il Giro d’Italia. E oggi Calabria calarsi nel clima speciale che vive in sospeso per ore fino al transito dei ciclisti che salgono in fila o sfrecciano in gruppo. Dalle strade del Giro, la diretta web del Quotidiano sul sito www.ilquotidianodellacalabria.it, sulla pagina facebook, su twitter. Parola chiave, sarà l’hashtag #calabriainrosa, che accompagnerà i due giorni all’insegna dell’evento ciclistico che da sempre è capace di coinvolgere tutto il Paese. I ciclisti entreranno in Calabria a Praja a Mare attorno a mezzogiorno di martedì, provenienti da Policastro Bussentino, nel Salernitano. Poi giù lungo la statale 18 fino al bivio dell’Angitola, dove si risale verso San’Onofrio, Maierato, Vibo e poi verso Soriano e Serra San Bruno, arrivo di tappa. E’ il percorso della quarta tappa: 246 chilometri complessivi con una salita nel finale che dal punto di vista sportivo stuzzica le attese anche se è difficile immaginare uno spunto dei big quando ancora mancano così tante tappe. Il collegamento televisivo è previsto quando il gruppo sarà a Lamezia Terme. 

 

ECCO LA DIRETTA WEB DALLE STRADE DEL GIRO 

DIETRO AL TRAGUARDO (ore 17,55) – Trema dal freddo Battaglin. In ciabatte in attesa che gli portino scarpe asciutte, dopo essere sceso dal palco della premiazione il vincitore di tappa sembra un pulcino. Ma la potenza che ha sprigionato nella lunga volata di Serra San Bruno ha dato tutt’altra immagine. Sembrava dovesse vincere Danilo Di Luca, l’esperto campione che conquistò il Giro anni fa. E invece nel finale lo hanno ripreso “Va bene così, ma gamba migliora”, ha sminuito lui. Va benissimo, invece per il giovane Battaglin. Lo intervista anche la tv cinese, gli fanno i complimenti. “Il freddo, la pioggia, la salita: è stata dura” commenta. Sì, è stata dura più del previsto questa prima tappa calabrese, una delle più lunghe del Giro 2013 – e questo si sapeva – ma anche a sorpresa un tuffo nel freddo. Perché a Serra San Bruno pioveva e la temperatura era andata giù, a rendere ancora più appassionante questo finale a ridosso dei mille metri, sulle Serre calabresi. Mercoledì, da Cosenza, sarà tutt’altro scenario e si spera tutt’altro clima, per salutare la carovana rosa che parte per la Basilicata, direzione Matera.

DIETRO AL TRAGUARDO (ore 17,55) – Trema dal freddo Battaglin. In ciabatte in attesa che gli portino scarpe asciutte, dopo essere sceso dal palco della premiazione il vincitore di tappa sembra un pulcino. Ma la potenza che ha sprigionato nella lunga volata di Serra San Bruno ha dato tutt’altra immagine. Sembrava dovesse vincere Danilo Di Luca, l’esperto campione che conquistò il Giro anni fa. E invece nel finale lo hanno ripreso “Va bene così, ma gamba migliora”, ha sminuito lui. Va benissimo, invece per il giovane Battaglin. Lo intervista anche la tv cinese, gli fanno i complimenti. “Il freddo, la pioggia, la salita: è stata dura” commenta. Sì, è stata dura più del previsto questa prima tappa calabrese, una delle più lunghe del Giro 2013 – e questo si sapeva – ma anche a sorpresa un tuffo nel freddo. Perché a Serra San Bruno pioveva e la temperatura era andata giù, a rendere ancora più appassionante questo finale a ridosso dei mille metri, sulle Serre calabresi. Mercoledì, da Cosenza, sarà tutt’altro scenario e si spera tutt’altro clima, per salutare la carovana rosa che parte per la Basilicata, direzione Matera.


SERRA SAN BRUNO (Ore 17,30) – A Serra San Bruno vince Battaglin! La maglia rosa resta sulle spalle di Paolini.

SERRA SAN BRUNO (Ore 16.45) – Piove ma la gente fa capolino vicino alle transenne. Una lambretta in versione giro da incorniciare. Poi il gruppo si avvicina, è quasi ora dell’arrivo.

SORIANELLO (Ore 16,05) – La festa per la “prima volta a Sorianello” i bambini delle scuole in rosa come da tradizione. Un altro bello spettacolo.

SORIANO (Ore 15,58) – Accolti da una scritta contro il doping: l’invito è a ripartire dallo sport pulito. Poi un grande striscione con il volto di Filippo Ceravolo, il giovane ucciso per sbaglio in un agguato. Poi fa capolino il ciclismo di altri tempi, quello delle scritte sull’asfalto sullo sfondo di un paese bellissimo. C’è un classico “Viva il Giro” scritto in bianco su un muro e poi uno striscione per il mito: Marco Pantani.

PISCOPIO (ore 15,44) – Trombette e bandiere tricolori come allo stadio. Il ciclismo come il calcio.

VIBO VALENTIA (ore 15,15) – In piazza San Leoluca, l’animazione di R101. E di fronte uno striscione: “Salviamo la volley”. Qui si vive il dramma della Tonno Callipo che rischia di sparire. Gente a bordo strada. E subito fuori dalla città ci si avvia verso Serra San Bruno: mancano 35 chilometri al traguardo.

SANT’ONOFRIO (ore 15,10) – Un’altra ondata d’entusiasmo. Davanti alla chiesa madre, sulla gradinata, un muro di maglie colorate: sono i ragazzi assiepati sui gradini. Nella piazza in cui a Pasqua va in scena l’Affruntata un’altro mare di gente e di bandiere. Maierato e Sant’Onofrio sono stati i due attraversamenti più spettacolari finora.

MAIERATO (ore 14,53) – All’inizio del paese uno striscione rosa di benvenuto. Vicino c’è un gruppo di persone, arrivano da Messina, sono amici e parenti di Vincenzo Nibali il grande favorito per la vittoria finale insieme a Wiggins. Sono qui perché la fidanzata di una di loro è di Maierato. E la mamma di Vincenzo, spiegano, è a Serra San Bruno pere assistere all’arrivo più meridionale del Giro. Sempre a Maierato esplode la festa rosa. Davanti alla chiesa ci sono i giganti e un gruppo di ragazzi suona tamburi e piatti. Ma poco più in là c’è pure chi ricorda la frana drammatica. E sul luogo della tragedia gli striscioni più toccanti: “Priorità alla frana”; “La frana, Maierato non dimentica”.

COLAMAIO DI PIZZO (ore 14,35) – Davanti ad un villaggio turistico un coloratissimo gruppo di tifosi Russi urla il nome della squadra del loro Paese, la Katusha, quella della maglia rosa italiana Paolini.

FALERNA MARINA – Si entra in provincia di Catanzaro. E mancano ancora 100 chilometri al traguardo. Passaggio previsto tra le 14,30 e le 14,50. 

AMANTEA (ore 13,38) – Bandiere tricolore in tutta la città. E c’è pure un traguardo volante del memorial per i cicloamatori travolti a Lamezia. Sotto, il gruppo ciclistico locale con le divise rosa bordate di rosso, bianco e verde. 

FIUMEFREDDO – E’ qui lo striscione della metà gara. Ma la parte che deve arrivare è la più impegnativa. Il passaggio da qui è previsto per i ciclisti tra le 14 e le 14,15. 

PAOLA (ore 13,12) – Tra i tifosi ce n’è qualcuno molto particolare. Il suo striscione? “W San Francesco” 

FUSCALDO (ore 13,05) – Due turisti tedeschi in camper aspettano la carovana: visiteranno la Calabria al seguito del Giro. 

GUARDIA PIEMONTESE (13,01) – Spunta il sole sul percorso. E nella zona rifornimento sono pronte le sacche con le cibarie energetiche per i ciclisti. 

CETRARO (ore 12,30) – Un turista inglese indossa boxer con la Union Jack e inneggia a Wiggins e Cavendish davanti ad un hotel 

CITTADELLA (ore 12,25) – Uno striscione colorato: è per Nibali. 

BELVEDERE (ore 12,21) – L’acquazzone non fa paura, ci si ripara sotto a un cavalcavia per aspettare i corridori. 

CIRELLA (ore 12,05) – In quattro si sono portati seggiola e bandierina danese: sono i turisti che si godono il passaggio della gara più bella d’Italia 

SCALEA (ore 11,45) – si smontano le insegne della carovana pubblicitaria che ha fatto tappa, restano cappellini e magliette.

PRAIA A MARE (ore 11,40) – Sotto la pioggia un’ora prima del passaggio dei ciclisti, con lo sfondo spettacolare dell’Isola di Dino. Tra loro un ex fotografo: “Lavoravo con Barillari, ora sono tornato a casa , vivo qui”. E oggi si godrà il Giro. In uno degli scorci più suggestivi. Perché l’occhio del fotografo non si smentisce. 

TORTORA (ORE 11,26) – Curva a destra, si prende lo svincolo di Tortora lasciandosi alle spalle Maratea. Il Giro si affaccia in Calabria. Davanti alle prime case le mamme comprano i kit colorati per i figli. Anche quelli maschi oggi sfoggiano orgogliosi il rosa. 

 (a cura di Andrea Gualtieri e Francesco Rende)
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