X
<
>

Condividi:
7 minuti per la lettura

Fin da prima mattina, Cosenza è stata invasa dalla carovana rosa per la partenza della seconda tappa “calabrese” del Giro d’Italia. Dopo l’arrivo a Serra San Bruno di ieri, in una tappa che ha fiancheggiato il Tirreno da Tortora al Vibonese, oggi si va sul versante jonico. Da Cosenza a Sibari, passando per il bivio di Montalto, quello di Acri, la stazione di Torano e quella di Mongrassano, lo svincolo di Tarsia, tutto lungo la statale 533 e poi la statale 92. Sullo Jonio si risale lungo la statale 106 fino a Rocca Imperiale e si valica il confine della Basilicata, fino all’arrivo di Matera.

GUARDA IL VIDEO DELLA FOLLA LUNGO IL PERCORSO A COSENZA

GUARDA LA FOTOGALLERY: L’ENTUSASMO SULLE STRADE DELLA TAPPA

Il tutto nella caratteristica ultracentenaria atmosfera del Giro d’Italia che il Quotidiano della Calabria racconterà con una lunga diretta web, sul sito www.ilquotidianodellacalabria.it, sulla pagina facebook, su twitter. Parola chiave, sarà l’hashtag #calabriainrosa, che accompagnerà i due giorni all’insegna dell’evento raccogliendo foto, video e racconti dalle strade, tra la gente che accorre per accogliere la corsa e tutta la carovana che l’accompagna.

ECCO LA DIRETTA WEB DELLA GIORNATA

ROCCA IMPERIALE (ore 14,35) – L’ultimo traguardo volante prima di lasciare la Calabria. Un cartello del comune saluta il Giro. E ringrazia. A nome forse di tutta la Calabria che pochissimi chilometri dopo si commiata: un cartello annuncia la fine della provincia di Cosenza e subito dopo un altro annuncia l’inizio della Basilicata. La festa, ora, si sposta lì.

ROSETO CAPO SPULICO (ore14,25) – Due striscioni No Triv per contestare le trivellazioni nel mar Jonio in cerca di petrolio. Il primo drappo è su un cavalcavia all’ingresso del paese, il secondo è appeso alla rocca e sullo sfondo c’è un panorama bellissimo con il mare che domina la scena. Poco più avanti, si vede la coda di tir, bus e auto ferme in attesa del passaggio della carovana. E’ lunga chilometri e chilometri.

BIVIO DI ORIOLO – Qui c’è il cartello di metà gara, i ciclisti sono attesi tra le 14,40 e le 14,55.

AMENDOLARA (ore 14,17) – All’ingresso del paese un gruppo di bambine indossa magliette con un simpatico e pragmatico avvertimento: “Attenti ai dossi”. E i dossi infatti arrivano. Alla fine del centro abitato invece un’immagine da far west sul versante est della Calabria: Nel prato, sotto un albero, un gruppo di cavallerizzi schierati per gustare il passaggio dei ciclisti. 

TREBISACCE (ore 14,07) – Un bar saluta il Giro “romanzo popolare fatto di sudore e magia”. Roba da veri appassionati.

VILLAPIANA (ore 13,55) – Una coppia di signori inglesi ha parcheggiato il camper a bordo strada e ha esposto la bandiera britannica. “Siamo in vacanza tra Calaria e Sicilia e ci godiamo il Giro”, raccontano. Poco più avanti c’è il traguardo volante, qui i ciclisti arriveranno tra le 14,10 e le 14,20.

SPEZZANO ALBANESE (ore 13,28) – Si vede sullo sfondo la coda di auto e tir in attesa di uscire dallo svincolo A3 di Sibari chiuso per lasciar passare la corsa: è impressionante.

TARSIA (ore 13,07) – Bici sì ma a quattro ruote: c’è chi arriva in risciò a vedere la carovana.

SAN MARCO ARGENTANO (ore 13,04) – Poco prima del mini gran premio della montagna di Iandaro c’è qualcuno che trova risotoro disteso su una sedia sdraio all’ombra. Poco più in là, il benvenuto ai girini è scritto su una maglia rosa.

MONGRASSANO (Ore 12,59) – I bimbi delle scuole elementari con grembiule e fiocco espongono i loro cartelloni coloratissimi

LATTARICO (ore 12,44) – Un grande striscione di benvenuto accoglie la carovana. Più su c’è qualcuno che ha fermato il lavoro nei campi si è sistemato su 4 seggiole per seguire la corsa
MONTALTO (ore 12,34) – A contrada Settimo c’è gente a bordo strada che fa fitness nel cortile. Aspettando gli sportivi del Giro. Di nuovo grande folla a Taverna.
RENDE (ore 12,28) – Sempre due ali di folla fittissima. Un cartellone avverte i ciclisti: “Accuarti ari fosse”. Più avanti la protesta degli operai Vallecrati che reclamano 15 mesi di stipendi arretrati. Il Giro è anche battaglia sociale.
COSENZA (ore 12,20) – Tutto pronto per la partenza. Si sale su corso Telesio dove il primo striscione è per un grande campione cosentino del passato, Faraca. Poi si gira da Portapiana e si scende verso il museo all’aperto di corso Mazzini. Sembra un arrivo in salita, di quello in cui la gente si accalca atorno ai ciclisti. Due serpendoni senza sosta accompagnano la carovana rosa per tutto il centro cittadino. Impatto spettacolare a piazza Europa. Poi, su viale Marconi il tabellone del km0: la passerella è finita, inizia la corsa vera.
TORANO (Ore 12.53) – Un cartellone per Fausto Coppi ricordato come “mito calabrese” ma forse nel senso di “mito per la Calabria”. Allo svincolo dell’A3 mega coda in autostrada. Il volto meno entusiasta del Giro.
LATTARICO (ore 12,44) – Un grande striscione di benvenuto accoglie la carovana. Più su c’è qualcuno che ha fermato il lavoro nei campi si è sistemato su 4 seggiole per seguire la corsa

MONTALTO (ore 12,34) – A contrada Settimo c’è gente a bordo strada che fa fitness nel cortile. Aspettando gli sportivi del Giro. Di nuovo grande folla a Taverna.

RENDE (ore 12,28) – Sempre due ali di folla fittissima. Un cartellone avverte i ciclisti: “Accuarti ari fosse”. Più avanti la protesta degli operai Vallecrati che reclamano 15 mesi di stipendi arretrati. Il Giro è anche battaglia sociale.

COSENZA (ore 12,20) – Tutto pronto per la partenza. Si sale su corso Telesio dove il primo striscione è per un grande campione cosentino del passato, Faraca. Poi si gira da Portapiana e si scende verso il museo all’aperto di corso Mazzini. Sembra un arrivo in salita, di quello in cui la gente si accalca atorno ai ciclisti. Due serpendoni senza sosta accompagnano la carovana rosa per tutto il centro cittadino. Impatto spettacolare a piazza Europa. Poi, su viale Marconi il tabellone del km0: la passerella è finita, inizia la corsa vera.

COSENZA (ore 11,46) – La gente è ormai schierata in strada in attesa dei corridori che passeranno nell’area urbana. Ecco il percorso tra Cosenza e Rende: dopo corso Mazzini si procederà su piazza Bilotti, corso Fera, piazza Loreto, via Caloprese, piazza Europa, via Marconi, via Panebianco fino al Campagnano; poi Rende con Via Kennedy, Viale della Resistenza, Via Fratelli bandiera, Via Don Minzoni, Via Rossini, Via Paganini, Via Verdi, Via Volta e Via Colombo.

COSENZA (ore 11,30) – Inizia la passerella dei corridori. Salgono sul palco uno per volta per firmare il registro di partenza. Il primo è Mestre, della squadra basca Euskaltel, pettorale numero 94. Poi via via tutti gli altri, in ordine sparso. E per i big lo speaker pronuncia il nome e lascia il boato del cognome ad una piazza che si conferma preparatissima in materia. C’è anche il lucano Domenico Pozzovivo, per lui oggi arrivo in casa. Si andrà avanti così fino alle 12,05 poi ci si schiera per la partenza, prevista alle 12,25.

COSENZA (ore 11,25) – Un boato accoglie sul palco della partenza Paolo Bettini, un palmares lunghissimo nel quale spiccano due titoli mondiali e il titolo olimpico di Atene. Piazza dei Bruzi urla compatta il suo nome regalandogli un sorriso. Per lui la Calabria è anche il ricordo della sua prima maglia rosa, conquistata a Tropea, dopo aver vinto una bellissima tappa del giro 2005, che partì da Reggio Calabria. “In questo Giro 2013 ci sono già state almeno due tappe che sarebbero state adatte a me, compresa quella di ieri di Serra San Bruno” confessa l’attuale ct della nazionale di ciclismo. La voglia di correre, per lui non tramonta.

COSENZA (ore 10,45) – Partite le auto della carovana pubblicitaria, con le gigantografie di loghi e prodotti le bellissime ragazze che distribuiscono gadget. Prossima fermata, per loro, a Trebisacce alle 12,50. Continua musica ed animazione. Tra non molto arriveranno i corridori che sosteranno nel villaggio partenza e passeranno sul palco per firmare il tabellone di partenza della tappa Cosenza-Matera. Sono 106 i corridori attesi. Non firmerà Sandy Casar, francese della Fdj che ieri ha dovuto rinunciare a causa della frattura dello scafoide riportata un giorno prima.

COSENZA (ore 10,30) – Il villaggio di partenza, alla sinistra del municipio, è già vivo da un’ora ed è stato preso d’assalto da chi aveva un pass valido. Ora però si affaccia la carovana pubblicitaria. Ed è corsa ai gadget. Consueta follia rosa. Il Giro non è solo corsa ma anche anche spettacolo. E infatti i ciclisti non sono ancora arrivati ma la gente si diverte tra musica, gadget e personaggi: nel villaggio ci sono due miti delle bici: Francesco Moser e Paolo Bettini. Ne approfittano per una passeggiata di vetrina anche alcuni personaggi della politica locale. Gli onori di casa li ha fatti il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto.

A cura di Andrea Gualtieri e Francesco Rende

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE