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REGGIO CALABRIA –  La gara inizia con i fischi del pubblico ma finisce peggio: con una nuova sconfitta della Reggina, la prima in casa, e un nutrito lancio di bottigliette verso i giocatori che cercavano di salutare il pubblico sotto la curva. Un momentaccio, con una sola vittoria in sette gare e una difficoltà evidente a segnare. 

Il clima è pesante dopo che gli amaranto hanno ceduto anche in casa al modesto Carpi (LEGGI IL TABELLINO). Deve intervenire Di Michele per invitare tutti alla calma e poi chiamare i compagni di squadra sotto la curva sud che questa volta applaude. Pace fatta? Niente affatto, visto che i cori dei tifosi spazientiti all’indirizzo dei giocatori non sono stati per nulla confortanti. La Reggina non decolla, comincia a perdere colpi, ieri è apparsa involuta anche sul piano tattico. Troppa approssimazione nella manovra, la posizione in campo di un Carpi per nulla trascendentale, ma ordinato e puntuale negli inserimenti, ha dato un’impronta alla gara che gli emiliani hanno fatto propria in pieno recupero.

Mister Vecchi, sguardo all’orologio, avrebbe sottoscritto il pari. Anche Lillo Foti in tribuna, forse un po’ rassegnato, guardava l’orologio. Il tempo per lui, trascorreva troppo velocemente, finchè il gol ospite lo ha costretto alla resa. Cosa accadrà? Uno scossone all’ambiente bisogna darlo, al presidente non mancherà l’occasione di farsi sentire. Atzori era distrutto, a tratti disperato in panchina, la sua squadra non ha risposto ai comandi. Chissà quali pensieri saranno passati per la sua testa. Di crisi però non ne vuole sentir parlare: «Aspetterei prima di parlare di crisi, dando giudizi definitivi. Se i risultati non vengono, però, si rischia l’esonero, dappertutto. Quando ci siamo incontrati a Reggio, il presidente ha manifestato la grande voglia di vincere sempre e io gli ho detto che farò di tutto. Ma questa squadra non è pronta per vincere sempre, deve crescere e, quindi, bisogna lavorare. L’avevo detto prima di cominciare».

Sulla contestazione dle pubblico poi aggiunge: «E’ facile andare in curva quando le cose vanno bene, quindi mi sono sentito di chiedere scusa al pubblico. Non abbiamo disputato una gara eccezionale, ma nel primo tempo dovevamo andare in vantaggio noi. Il pareggio a fine gara ci stava tutto».

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