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VIBO VALENTIA – A scuola col caro-vita nello zaino! Ebbene sì, l’aumento delle materie prime, le sanzioni alla Russia e il prezzo di gas e petrolio in aumento, investono inevitabilmente anche il settore dell’istruzione. Così, a meno di 2 settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico, le famiglie – secondo il Codacons – affronteranno spese per il materiale scolastico che possono arrivare a sfiorare quota 600 euro a studente su base annua, cui va aggiunto il costo per libri di testo, che inciderà notevolmente sul bilancio economico delle famiglie, variabile a seconda del grado di istruzione e della scuola, per una spesa annuale complessiva che può facilmente raggiungere quest’anno i 1.300 euro a studente.

I fattori ormai notori che sono alla base dei rincari vedono in cima alla lista il caro energia, che ha un peso oltremodo rilevante sui costi di produzione per il materiale scolastico. Segue la crisi delle materie prime a causa delle quotazioni di carta, plastica e tessili necessari per la realizzazione del corredo scolastico (quaderni, diari, zaini, penne) la stangata finale è data dal trasporto, considerati i costi dei carburanti.

Ma c’è di più: il timore che i prezzi possano aumentare ulteriormente. A fronte di ciò, a Vibo e provincia, è iniziata la corsa agli acquisti più convenienti per l’attrezzatura scolastica. Dalle cartolerie ai supermercati, passando per i discount, il fine ultimo delle famiglie è rientrare in un budget ragionevole per l’acquisto del materiale indispensabile agli studenti. Così, la rinuncia allo zaino firmato o al diario del proprio beniamino – per diversi studenti – diventa una scelta ponderata per aiutare anche un minimo a far quadrare i conti: «Abbiamo subito rincari che ci vedono costretti ad aumentare i prezzi anche sulle matite – dichiara il proprietario di una cartoleria della provincia, prendendo in esempio il costo meno ingente relativo a una matita – cerchiamo di contenere il più possibile gli aumenti, ma è un gioco a perdere – prosegue il commerciante – i clienti si limitano al materiale scolastico essenziale e al momento nessuno si sta dando a grandi spese. In tanti, ad esempio, stanno evitando l’acquisto dello zaino nuovo optando per l’utilizzo di quello già in possesso, risparmiando così almeno 40-50 euro minimo». E c’è anche chi ricorre ai vari mercatini dell’usato attraverso la rete: «I canali di acquisto online – racconta la mamma di due studenti – possono essere una risorsa molto vantaggiosa in questo momento particolare, soprattutto per l’acquisto di cartelle e grembiuli – ha dichiarato – il cui prezzo, per entrambi, è più accessibile rispetto a cartolerie e ad altri punti vendita che devono giustamente sostenere diversi costi di spese».

Si cerca ovunque, insomma, perché l’obiettivo è risparmiare e la stangata più consistente, se vogliamo, arriverà con la lista dei libri di testo da acquistare: «L’usato avrà la meglio – dichiara la proprietaria di una cartolibreria – è già da anni la scelta di molti, quest’anno destinata a diventare l’opzione della maggior parte degli acquirenti», e anche per i libri di testo la rete d’acquisto è variegata. Si stima che uno studente su due si rivolge direttamente al privato, quindi a ex studenti in possesso dei testi utili al proprio corso.

A sostegno della spesa per il materiale scolastico, c’è chi spera negli incentivi di enti comunali e della Regione Calabria: «Quest’anno più che mai – dichiara la mamma di tre alunni – abbiamo bisogno di sostegno. È difficile spiegare a tre bambini che non potranno avere lo zainetto nuovo o che dovranno fare attenzione anche a non smarrire una semplice penna! La situazione è grave e chi vive di un onesto stipendio non può fronteggiare i costi del mercato. Tagliare sugli extra, come può essere l’acquisto di un diario (il cui costo parte quasi sempre da un minimo di 10 euro) non basta – ha concluso – occorrono aiuti immediati alle famiglie e anche agli esercenti».

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